L'intervento del presidente Sangalli

L'intervento del presidente Sangalli

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13 febbraio 2014

 

"Il tema scelto per quest'incontro centra  appieno il significato di questa grande opportunità, in termini di valore aggiunto, che è l'Expo 2015 per il sistema turistico italiano. E qui voglio rivendicare e ribadire con forza il ruolo delle associazioni di categoria e l'importanza del loro contributo in termini di progetti e proposte per il turismo perché ci sembra che su questo tema ci sia poca attenzione da parte del Governo. Così come ci sembra ci sia poca attenzione al settore turistico e alle iniziative necessarie per rilanciarlo. Eclatanti in questo contesto la proposta di estensione dell'applicabilità della tassa di soggiorno a tutti i comuni d'Italia, l'intenzione d'incrementare a dismisura il peso della tassa di sbarco nelle isole minori, la possibilità di esercitare l'attività di guida turistica nel nostro Paese per soggetti abilitati e domiciliati all'estero.

Questi sono solo alcuni casi ma l'elenco è molto più lungo.

Per non parlare poi dei mancati interventi in materia fiscale, sul lavoro, per il sostegno della riqualificazione e della promozione. Pertanto, il turismo, che è la nostra grande opportunità per il futuro ed è l'asset strategico su cui puntare a partire dalla valorizzazione dell'Expo 2015, non può essere relegato ad un ruolo subalterno, ma deve essere trattato e considerato come un driver potente per il rilancio del sistema Paese. E ciò è ancora più vero in una fase così delicata e ancora critica della nostra economia perché la risorsa turismo può contribuire a dare una spinta decisiva alla costruzione in tempi rapidi di una ripresa robusta. Perché il 2014 non sarà certo l'anno della ripresa ma un anno di transizione. Infatti, le previsioni del nostro Ufficio Studi per quest'anno stimano consumi ancora in recessione a -0,2% e Pil in crescita di appena lo 0,3%. Per questo chiediamo al Governo quel "cambio di passo", finora rimasto solo un annuncio, che consenta di realizzare quelle riforme e quei provvedimenti indispensabili per il rilancio del Paese. E facciamolo subito a partire anche dal turismo.

E a nostro avviso tre sono i passaggi ineludibili:

1 - Una promozione del territorio che contempli l'offerta dei grandi centri turistici insieme a quella dei borghi più piccoli e limitrofi. Un'offerta, dunque, completa e complessiva in grado, da una parte, di esercitare un più forte richiamo anche su altre aree del territorio e, dall'altra, di "disciplinare" i flussi turistici nei centri maggiori e più attrattivi e di scongiurare il rischio di massificazione e degrado.

2 - Favorire la destagionalizzazione per accogliere un maggior numero di visitatori spalmati su tutto l'anno e permettere agli operatori turistici di lavorare con più serenità e regolarità. E qui non bastano soltanto le buone intenzioni. Ci vogliono politiche mirate ed anche una maggiore assunzione di responsabilità da parte delle imprese.

3 - Mirare alla qualità dei turisti con campagne di sensibilizzazione per visitatori più attenti ai temi della tutela dell'ambiente e del territorio.

In questo senso noi continueremo a fare la nostra parte, non limitandoci a criticare ma portando avanti con convinzione e determinazione le nostre idee per la crescita del settore e dell'intero Paese".

 

 

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