MESSINA: Sangalli, "raffreddare l'estate rovente di famiglie e imprese"

MESSINA: Sangalli, "raffreddare l'estate rovente di famiglie e imprese"

Il Roadshow di Confcommercio, "ImPresa diretta con il territorio", è arrivato a Messina. Il presidente ha invitato a "fare di tutto" per evitare una "estate insostenibile dal punto di vista fiscale". A partire dall'aumento dell'Iva, che "sarebbe un colpo mortale ai consumi".

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15 maggio 2013

Dopo la prima tappa di Milano, il Roadshow "ImPresa diretta con il territorio" è arrivato a Messina. All'evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen. Nel corso dell'incontro sono stati presentati i dati territoriali di Calabria e Sicilia a cura dell'Ufficio studi di Confcommercio su Pil, consumi, occupazione, cessazione attività. Nel suo intervento Sangalli, dopo essersi soffermato sulle decisioni assunte dal governo nel Consiglio dei Ministri in materia di Imu (vedi pezzo dedicato, ndr), ha parlato poi della situazione economica del Paese, il presidente di Confcommercio ha osservato: "andremo incontro ad una estate dal punto di vista fiscale rovente per aumento dell'Iva, Imu e Tares: certamente sara' un'estate insostenibile non soltanto per le famiglie ma anche per le nostre imprese". Secondo Sangalli, "bisogna far di tutto per raffreddare questa estate rovente. Il primo punto e' quello di cestinare in maniera definitiva l'aumento delli'Iva perche' se aumentasse l'Iva sarebbe un colpo mortale ai consumi. La domanda interna tra investimenti e consumi -ha sottolineato Sangalli- e' pari all'80 per cento del Pil, non c e' crescita nel nostro Paese perche' la domanda interna e' desolatamente ferma e quindi non si puo' fermare ancora di più". Infine, Sangalli ha indicato al governo quattro priorità: il fisco, la semplificazione, il credito ed il lavoro. "Il fisco perche' la pressione fiscale e' insostenibile da parte delle imprese e delle famiglie; la semplificazione perche' la burocrazia sta strozzando le imprese, per una burocrazia barocca e troppo costosa; il credito perche' noi tutti viviamo una stretta creditizia che per le nostre imprese e' insopportabile; il credito e' l'ossigeno delle imprese e senza il credito le imprese muoiono ed infine il lavoro perche' bisogna rivedere queste norme restrittive per quanto riguarda la flessibilita' soprattutto in entrata". 

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