Sangalli: "Se non si rilanciano i consumi, la situazione diventa disperata"

Sangalli: "Se non si rilanciano i consumi, la situazione diventa disperata"

Intervento del presidente di Rete Imprese Italia su Radio Uno. Sul lavoro, il Governo "va nel senso giusto". Condivide Bonanni: "Bene l'attenzione per i giovani. Necessario rilanciare i consumi".

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24 giugno 2013

 

"Se non si rilanciamo i consumi, la situazione diventa disperata". E' questo l'allarme lanciato dal presidente di Confcommercio e presidente di turno di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, intervenuto ai microfoni di Radio Uno.

Sul possibile aumento di un punto di Iva, previsto per luglio, "noi abbiamo sempre detto che l'impatto di questo aumento su consumi, crescita e occupazione" equivale a "mettere benzina sul fuoco della recessione, un fuoco che sta bruciando, visto che i consumi sono in picchiata da diverso tempo.  L'aumento dell'Iva – ha spiegato Sangalli - è poi controproducente per due motivi: perché impatta sui più deboli e perché si traduce in meno consumi e quindi meno gettito per lo Stato".

Per quanto riguarda il piano per il rilancio dell'occupazione giovanile che il Governo presenterà mercoledì, la proposta di detassare le assunzioni "va nel senso giusto" perché occorre "aiutare i giovani a trovare lavoro. Noi abbiamo sempre sostenuto che è importante intervenire sul mercato del lavoro e abbiamo detto che servono semplificazioni burocratiche degli adempimenti per favorire le assunzioni a tempo indeterminato". Sui contratti a tempo determinato poi, ha proseguito Sangalli, "l'aver introdotto elementi di rigidità e reso più oneroso per le aziende le forme di flessibilità in ingresso non ha favorite le nuove assunzioni. In un momento come questo dove si sommano gli effetti della crisi economica, la disoccupazione tocca i record, l'area dell'assoluta povertà che rischia di estendersi oltre i 4 milioni di persone per l'anno in corso".

"La nostra preoccupazione – ha concluso il presidente di Confcommercio – è che questa crisi economica possa scivolare verso una crisi sociale, che mette a rischio proprio la coesione" del Paese.

Sulla stessa lunghezza d'onda, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, intervenuto anch'egli ai microfoni di Radio 1. L'intenzione del governo di avviare un'iniziativa per aumentare l'occupazione dei giovani "è importante, è un segno di attenzione" su un problema che ha "raggiunto livelli davvero molto pericolosi".

I sindacati, nell'incontro a Palazzo Chigi, hanno "chiesto all'esecutivo di fare iniziative forti sul fisco, che è un ostacolo alla nostra economia e che ha bisogno di una fase di revisione profonda". Per Bonanni si deve alleggerire la pressione fiscale "su lavoratori, pensionati e aziende che intendono investire". Serve anche, ha poi affermato, rilanciare i consumi: "Diversamente ci avviteremo sempre di più. Un Paese manifatturiero come il nostro non ce la farà se non ripristinerà i consumi". 

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