Tajani: “il Governo vuole favorire la crescita, puntiamo sulle imprese”

Tajani: “il Governo vuole favorire la crescita, puntiamo sulle imprese”

Per il vicepresidente del Consiglio “in questo momento storico serve più che mai un tessuto imprenditoriale forte. Vogliamo dare a chi intraprende una visione certa del futuro”.

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16 aprile 2024

È stato Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio nonché ministro degli Esteri, il primo a intervenire ai lavori del Forum Confcommercio di Villa Miani come prologo al panel “Ancora guerra e pace: il ruolo dell’Europa”. “In questo momento storico caratterizzato da due scenari di guerra occorre tenere i nervi saldi e serve un tessuto imprenditoriale forte. Come governo faremo di tutto per mettere le imprese in condizione di affrontare le difficoltà, perché senza di loro non c’è lavoro e non c’è crescita. In particolare, ce la stiamo mettendo tutta dal punto di vista della pressione fiscale, per snellire gli adempimenti burocratici e per assicurare stabilità a chi intraprende”, ha detto.

Commentando le risultanze dell’indagine presentata dall’Ufficio Studi di Confcommercio in mattinata, Tajani ha poi sottolineato che “è finita la stagione dell’aumento dei tassi di interesse, che certo non ha agevolato gli imprenditori, è giunto il momento di cominciare ad abbassarli. Nello stesso tempo serve – è vero - una politica economica orientata alla crescita e bisogna mettere in condizione le famiglie di fare i figli, è una vergogna che le donne vengano pagate meno degli uomini per fare lo stesso lavoro oltre che un danno per la società”.

Il vicepresidente del Consiglio ha concluso evidenziando che “il Governo vuole favorire la crescita, vogliamo dare a chi intraprende una visione certa del futuro. Puntiamo sulle imprese, dicendo no alla concorrenza sleale, perché crediamo nell’economia sociale di mercato, altrimenti non c’è benessere”.

A seguire Giulio Tremonti, presidente della Commissione Esteri della Camera, ha detto che “oggi ci sono due Europe, una democratica a ovest e una a est non sufficientemente e perfettamente democratica”.  E in generale è un’Europa “integralista e paternalista, poco democratica e politicamente discutibile”. Quanto allo studio di Confcommercio, l’ex ministro dell’Economia ha detto che “se non si inverte la curva demografica non ci saranno più stato sociale, pensioni e sanità pubblica per chi non ha soldi”.

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