Permangono le incertezze sull'andamento dell'economia

Permangono le incertezze sull'andamento dell'economia

I dati di contabilità nazionale relativi al 1997 confermano in sostanza quanto già emerso nel corso dell'anno, e non permettono di dissipare le incertezze circa l'evoluzione dell'economia nel '98: è la valutazione del Centro Studi di Confcommercio.

La crescita pari all'1,5% in termini reali è stata sostenuta nel '97 quasi esclusivamente da fattori congiunturali ed esogeni al sistema, quali la ripresa delle esportazioni derivante dal miglioramento del ciclo negli altri paesi europei e la rottamazione delle auto con più di 10 anni, e non è stata in grado, proprio perché incentrata su settori nei quali il fattore lavoro diventa relativamente sempre meno importante ai fini del processo produttivo, di creare nuova occupazione.

Se da un lato il risultato raggiunto in termini produttivi nel '97 sembra garantire, in presenza di un profilo trimestrale lievemente più sostenuto di quello riscontrato nel secondo semestre, il raggiungimento di un obiettivo di crescita nel '98 prossimo al 2,0% in termini reali, ciò che preoccupa è che la ripresa sembra essersi attenuata, in termini trimestrali, contemporaneamente all'esaurirsi dell'"effetto scalino" dato dall'inizio degli incentivi all'acquisto di autovetture.

Per gli stessi motivi è atteso per l'anno in corso un sensibile ridimensionamento del tasso di crescita dei consumi delle famiglie, sostenuti quasi esclusivamente nel '97 dalla domanda di nuove autovetture, anche in considerazione del mancato incremento occupazionale, che determina, in presenza di una forte pressione fiscale, redditi delle famiglie stagnanti.

Per sostenere il ciclo economico, e garantire nel medio periodo tassi di crescita "europei", il Centro Studi di Confcommercio sottolinea come dovranno essere attuate politiche economiche in grado di favorire finalmente una crescita degli investimenti e dell'occupazione duratura nel tempo.

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