Confcommercio su Pil: si consolidano le prospettive di ripresa

Confcommercio su Pil: si consolidano le prospettive di ripresa

Rimane l'incognita del prezzo del petrolio68/06
68/06

 

 

 

68/06                                                                                                                           

Roma, 11.08.06

 

 

 

Rimane l’incognita del prezzo del petrolio

 

CONFCOMMERCIO SU PIL: SI CONSOLIDANO LE PROSPETTIVE DI RIPRESA

 

Il dato provvisorio della stima del PIL nel secondo trimestre, lascerebbe supporre che l’economia italiana abbia finalmente imboccato la via della ripresa: è il commento del Centro Studi di Confcommercio ai dati Istat di oggi.

 

La crescita congiunturale dello 0,5%, dopo lo 0,7% del primo trimestre, porta il dato tendenziale all’1,5% (+1,6% se si considera il semestre). Si tratta di una crescita congiunturale di entità simile a quella che stanno sperimentando l’economia americana e britannica, ma ben lontana dai loro livelli di crescita tendenziale, che restano quasi doppi per il Regno Unito (+2,6%) e più che doppi per gli Stati Uniti (+3,5%).

 

Non dovrebbe, tuttavia â€" prosegue la nota - risultare difficile centrare l’obiettivo di una crescita all’1,5-1,6% a fine anno, anche nel caso di un probabile rallentamento congiunturale nella seconda metà del 2006, come si è già verificato nel biennio precedente. Qualche preoccupazione deriva dall’andamento degli ultimi dati sugli ordinativi, che per loro natura sono anticipatori del ciclo economico. Anche se l’indicatore grezzo evidenzia a maggio un +16,1% tendenziale, con +19,1% per la componente della domanda estera, il dato congiunturale destagionalizzato appare in flessione dello 0,9%, con un allarmante â€"6,1% relativamente agli ordinativi dall’estero.

 

In ogni caso, un incremento medio del PIL dell’1,5% nel 2006 è realizzabile anche in presenza di variazioni congiunturali dello 0,1-0,2% nel terzo e quarto trimestre prossimi, qualora, come è presumibile, il comparto dei servizi sostenga il profilo ciclico più che compensando l’eventuale rallentamento dell’industria.

 

L’unica vera incognita â€" conclude il Centro Studi -  è rappresentata dalla corsa inarrestabile, per ora, delle quotazioni internazionali del greggio, che potrebbe ridurre di qualche decimo di punto la crescita del 2006, sebbene la attuale fase di apprezzamento dell’euro nei confronti della valuta USA attenui lo shock negativo sull’offerta determinato dalla vivace dinamica dei corsi petroliferi.

 

 

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