Domande chiuse per il bonus "una tantum" edicole
Domande chiuse per il bonus "una tantum" edicole
Il 15 marzo scorso è stato l'ultimo giorno utile per chiedere l'agevolazione per i punti vendita di giornali e riviste. La misura è prevista dal Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria.

Si sono chiusi il 15 marzo scorso i termini per chiedere il Bonus una tantum edicole, l'agevolazione per i punti vendita di giornali e riviste previsto dal Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria.
La misura prevede un contributo fino a 2mila euro per favorire e incentivare la trasformazione digitale e tecnologica delle edicole, per attivare nuovi punti vendita e realizzare progetti di consegna a domicilio. Il 28 settembre scorso, il sottosegretario all'Editoria, Giuseppe Moles, ha firmato il decreto per la ripartizione delle risorse del Fondo straordinario per l'editoria. Le risorse stanziate sono pari a 90 milioni di euro per il 2022, di cui 15 milioni saranno assegnati per il bonus edicole.
"Questi fondi - ha commentato il presidente Snag, il Sindacato nazionale autonomo giornalai, Andrea Innocenti - sono un’occasione unica per sostenere l’accesso all’informazione e garantire alle rivendite sostenibilità economica e per rilanciare la rete. Ovviamente saranno essenziali le modalità applicative del bonus per produrre effetti reali sulle edicole e garantire l’utilizzo di tutte le risorse stanziate. Sul punto mi auguro si possa aprire una tempestiva interlocuzione con il Dipartimento".
La scelta del Ministero di dedicare una quota del fondo per il settore è sicuramente un segnale importante per una "nuova visione della filiera della stampa - ha aggiunto Innocenti - intesa non come blocchi contrapposti in guerra permanente, ma come una catena legata indissolubilmente la cui forza è data dalla resilienza dell’anello più debole, cioè le edicole".
Il Sindacato aveva già avanzato dieci proposte alle forze politiche per salvaguardare la categoria degli edicolanti, garantire il pluralismo e promuovere una informazione di qualità. L'arrivo del sostegno pubblico rimane però essenziale per arginare "il trend di chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l'efficienza. La strada è giusta e con il Fondo straordinario abbiamo l'occasione di porre un altro tassello per salvare la rete di vendita della stampa", ha concluso Innocenti.
Nella conferenza stampa di Snag, “Garanzia d’informazione? Edicola c’è”, che si è tenuta a Roma il 16 marzo scorso nella sede di Confcommercio, il presidente Andrea Innocenti ha sottolineato che “l’emorragia di edicole si sta quasi arrestando nonostante un contesto di mercato molto negativo. Le misure di sostegno varate in questi anni e ulteriormente rafforzate dal Governo con il bonus edicola 2022 stanno funzionando. Mi auguro che esecutivo e Parlamento confermino e rafforzino anche per il 2023 questi strumenti che sono fondamentali per tutta la filiera della stampa ma soprattutto per garantire l’accesso alla carta stampata di tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale".
Bonus edicole 2023, info e news
Dal 15 febbraio al 15 marzo 2023, è possibile presentare le domande di accesso al Bonus una tantum edicole, il credito d'imposta per gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.
La misura prevede un contributo fino ad un massimo di 2mila euro ed è riconosciuto a fronte della realizzazione di almeno di una delle seguenti attività effettuate tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2022:
- interventi di trasformazione digitale;
- interventi di ammodernamento tecnologico;
- fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi;
- attivazione di punto/i vendita addizionale/i;
- realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici.
Chi può richiederlo
Per il 2023 il bonus è destinato a:
- esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici con codice Ateco 47.62.10 come attività primaria.
Sono ammessi al credito i soggetti con:
- sede legale in uno Stato dell'Unione europea o nello spazio economico europeo;
- residenza fiscale in Italia;
- indicazione nel Registro delle imprese.
Il contributo è forfettario e quindi concorre alla formazione del reddito ed è soggetto a ritenuta. La misura ha come obiettivo quello di favorire la trasformazione digitale, l’ammodernamento tecnologico, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi, l’attivazione di punti vendita addizionali, nonché la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici.
Come presentare la domanda
Lo sportello per le domande è stato aperto dal 15 febbraio al 15 marzo scorso. Le istanze possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell'impresa esclusivamente per via telematica, nell'area riservata del portale impresainungiorno.gov.it. Per accedere servirà:
- un'identità digitale (SPID);
- la Carta nazionale dei servizi (CNS);
- una Carta d'identità elettronica (CIE).
L'invio della domanda è previsto una sola volta per impresa e deve essere firmata digitalmente dal titolare di impresa individuale o socio titolare/legale rappresentate di società di persona, solo con firma CAdES. In caso di errori, sarà possibile, per tutta la durata di apertura dello sportello, presentare una nuova domanda per annullare la precedente.
Normativa
Il credito d'imposta è stato riconosciuto per gli anni 2019 e 2020 dall'articolo 1, commi da 806 a 809, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (modificato dall’articolo 98, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) e convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.
La misura è stata poi prorogata, con alcune modifiche, anche per gli anni 2021 e 2022, con un limite di spesa di 15 milioni di euro per ciascuno dei due anni (articolo 1, comma 609, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e modificato dall'articolo 67, comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 e poi convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106).
- Dpcm 31 maggio 2019 pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 177 del 30 luglio 2019 - disposizioni applicative del credito d'imposta;
- Circolare del capo del dipartimento per l'informazione e l'editoria del 17 luglio 2020 - precisazioni sulle modalità applicative del credito d'imposta per l'anno 2020;
- Dpcm 28 settembre 2022 - ripartizione delle risorse del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria;
- Decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 14 dicembre 2022 - disposizioni applicative per la fruizione del bonus edicole.
News e aggiornamenti
Il primo marzo scorso, il Ministero dello Sviluppo economico aveva previsto un contributo per comprare abbonamenti ad internet ultraveloci, il cosiddetto Bonus internet. Il presidente di Snag aveva accolto positivamente la misura, con la speranza che anche le tante edicole del territorio potessero usufruire dei voucher messi a disposizione dal governo.
Tante le chiusure nel 2021 per il settore delle edicole, ma nonostante tutto per il presidente Innocenti i ristori del governo hanno salvato la rete di vendita: "Bisogna continuare su questa strada per aiutare il settore".