Confcommercio Pisa: "In Toscana no al turismo a doppia velocità"

Confcommercio Pisa: "In Toscana no al turismo a doppia velocità"

La presidente Grassini: "A Pisa e provincia mancano all'appello 101 mila turisti stranieri, 9 milioni di euro di spesa sul territorio e 118 mila pernottamenti". "Le responsabilità sono a più livelli, ma la regione Toscana ha il compito di sostenere e valorizzare il turismo di tutti i territori, toscana costiera compresa".

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24 febbraio 2016

A Pisa e provincia mancano all'appello 101 mila turisti stranieri, 9 milioni di euro di spesa sul territorio e 118 mila pernottamenti. Dati ufficiali Banca d'Italia sul turismo straniero, nel confronto tra i primi undici mesi del 2015 e gli stessi del 2014. In generale è il triangolo Pisa, Lucca, Livorno, il cuore della Toscana costiera a soffrire particolarmente, visto che nel resto della regione Banca d'Italia registra numeri in crescita. La media regionale fa segnare un + 4% per quanto riguarda la spesa degli stranieri, +2% per numero di viaggiatori, un +0,4% per pernottamenti. Ad abbassare la media, come detto, le province di Pisa, Livorno e Lucca. Livorno è quella con le performance peggiori in tema di spesa degli stranieri (-21%) e numero di pernottamenti (-13%). Palma della peggiore a Pisa per numero di viaggiatori (-10%). Nel confronto con i primi undici mesi del 2014, complessivamente le tre province insieme perdono 80 milioni di euro di spesa degli stranieri, 137 mila viaggiatori, 623 mila pernottamenti. "Dati sconfortanti" – commenta Federica Grassini, presidente di ConfcommercioPisa - "che confermano il rischio di una cannibalizzazione da parte di Firenze, una sorta di città asso pigliatutto del turismo straniero, favorita da scelte come quella dell'aeroporto che lasciano più che perplessi. Lo dimostrano i dati: dal 2011 al novembre 2015, la spesa dei turisti stranieri è cresciuta nel capoluogo di regione di 434 milioni di euro, mentre nello stesso periodo Pisa ha perso 4 milioni di euro, Lucca 30 milioni di euro, Livorno 50 milioni di euro. Le responsabilità sono a più livelli, ma la regione Toscana ha il compito di sostenere e valorizzare il turismo di tutti i territori, toscana costiera compresa". "Questa idea di una Toscana a due velocità non ha senso di esistere" – prosegue Federica Grassini – "il nostro convegno di domani pomeriggio a Volterra, alla presenza, tra gli altri, dell'assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo e di professionisti del settore, sarà l'occasione giusta per chiedere garanzie in questo senso e l'impegno ad una massima valorizzazione della Toscana intera, capace di offrire cultura, bellezze, benessere, relax in tutto il suo variegato territorio. Pensiamo soltanto al turismo balneare, una fetta significativa di quello regionale, costretto a destreggiarsi tra una legislazione sciagurata e il continuo aumento dei prelievi fiscali, ma anche ai bellissimi borghi e centri storici che costellano la regione, sparsi ovunque e troppo pesso abbandonati e privi di ogni sostegno dalle istituzioni".

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