"IDEE CHIARE SULLE RIFORME"

"IDEE CHIARE SULLE RIFORME"

d:24-5-2002 p.01 t:Articolo 18: il Governo fa un passo avanti

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23 maggio 2002
SI DOVRA' ACCOMPAGNARE A REVISIONE AMMORTIZZATORI SOCIALI (ANSA) - ROMA, 23 MAG - Antonio D'Amato non si sposta di una virgola sull'art

Berlusconi agli industriali: “Sulle riforme il governo ha le idee chiare”

 

L’Assemblea annuale della Confindustria è stata l’occasione per riportare alla ribalta i temi delle riforme del mercato del lavoro e del fisco. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha tranquillizzato la platea degli industriali dicendo che il governo sulle riforme “ha le idee chiare” e ha annunciato la riduzione dell’Irpeg e dell’Irpef a partire dal 2003. Berlusconi ha poi parlato della riforma del lavoro sottolineando che “si potrà anche andare oltre l’articolo 18. Si dovrà riaprire il negoziato e il dialogo e noi procederemo

Con tutto il buon senso possibile e immaginabile”. “Il cantiere delle riforme è aperto - ha concluso Berlusconi - e via via affronteremo tutto ciò che è importante affrontare perché il mercato lo richiede e lo richiede anche l’Europa”. Il presidente di Confindustria Antonio D’Amato, nella sua relazione ha fatto un richiamo forte al governo: “Non abbiamo bisogno di riforme annunciate o destinate a rimanere sulla carta perché l’attuale livello di sviluppo è del tutto insufficiente”. “Dobbiamo realisticamente renderci conto – ha proseguito D’Amato - che la crescita quest’anno sarà inferiore di almeno un punto percentuale al 2,3% indicato dal governo”. Poi, D’Amato ha teso la mano ai sindacati definiti “una forza legittima con cui si deve, vogliamo dialogare per arrivare a definire un nuovo modello di relazioni industriali”. Tuttavia per il presidente di Confindustria, c’è un punto fermo dal quale non si può prescindere per avviare le riforme: l’articolo 18. “L’articolo 18 – ha detto D’Amato – è un punto d’attacco importante, un sentiero stretto, ma ineludibile, per avviare il circolo virtuoso della crescita. Non è e non sarà un vicolo cieco”. E a proposito di articolo 18, il ministro alla Attività Produttive Antonio Marzano ha detto di non credere che il governo “stia considerando uno stralcio. L’articolo 18 allo stato attuale delle cose rimane sul tavolo”. “Tuttavia – ha aggiunto Marzano - sarei già soddisfatto se la sostituzione dell’obbligo di reintegro del lavoratore con un congruo indennizzo fosse applicato al caso delle imprese che crescono oltre la soglia dei 15 addetti”. “Un risultato - ha aggiunto Marzano – che ritengo condiviso anche dai sindacati, perché le imprese troppo piccole non sono competitive e quindi mettono a rischio i propri lavoratori”. Per il ministro del Welfare Maroni, il dialogo con i sindacati “non si è mai interrotto e credo che sia nell’interesse di tutti superare questa situazione che si trascina da troppo tempo e trovare una soluzione adeguata”.

 

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