"Liberalizzazioni sì, ma senza deregolamentazione totale"

"Liberalizzazioni sì, ma senza deregolamentazione totale"

A Bologna si è tenuto un convegno su "Liberalizzazioni, competitività: la sfida per le pmi del commercio tra innovazione, reti e formazione".

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13 aprile 2012

A Bologna, nel Salone dei Carracci di Palazzo Segni Masetti, si è tenuto il convegno "“Liberalizzazioni, competitività: la sfida per le Pmi del commercio tra innovazione, reti e formazione”". L'incontro è stato aperto da Ugo Margini, Presidente di Confcommercio Emilia Romagna, che ha preceduto la relazione di Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Ascom Bologna“, su Impresa, commercio, città e territorio.” Sono intervenuti Valentino di Pisa, Presidente Iscom Emilia Romagna, sul tema della “Formazione e reti d’impresa” , Shanaaz Carroll (Association of Town Centre Management Operations Director) che ha trattato il tema dello sviluppo dei business improvement distict in UK e Ivano Ruscelli, Direttore di Iscom Group che ha parlato dell’ innovazione per le PMI del commercio, scenari e case history. I lavori sono stati chiusi dall'intervento del presidente di Confcommercio nazionale, Carlo Sangalli (vedi testo integrale allegato N.d.R.). Parlando di liberalizzazioni, il presidente Sangalli ha sottolineato che "servono, certamente, le liberalizzazioni, ma
pensate e realizzate attraverso il confronto che e', pero', mancato rispetto
alla scelta della totale deregolamentazione degli orari degli esercizi
commerciali e delle loro aperture domenicali e festive, che non abbiamo
condiviso".
Secondo Sangalli, dunque, le liberalizzazioni messe in campo "non gioveranno alla vitalita' del pluralismo distributo e non pensiamo possano significativamente incidere sulla dinamica dei consumi". Dal canto suo, il
comparto del commercio, rimarca il presidente, si e' mosso realizzando una "crescita costante della qualita' del servizio reso ai consumatori". Insomma, per Sangalli, "servono giuste liberalizzazioni, che da sole comunque non bastano". "Per tornare a crescere in modo robusto - ha aggiunto Sangalli - occorrono selezionati e qualificati investimenti pubblici in beni comuni essenziali per
il futuro, per l'innovazione e il capitale umano, il risparmio energetico, la sostenibilita' ambientale e le infrastrutture".

 

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