"UN PATTO EUROPEO PER USCIRE DALLA CRISI"

"UN PATTO EUROPEO PER USCIRE DALLA CRISI"

Lettera aperta di Confcommercio, Casartigiani, Cna, Confartigianato e Confesercenti ai candidati italiani al Parlamento Europeo.

DateFormat

20 maggio 2009
Bozza 5-5-09

“Un Patto europeo per uscire dalla crisi”

 

 

 

 

 

 

 

 

Politiche a sostegno della crescita, della competitività e dell’innovazione delle Pmi, una burocrazia meno complicata e meno costosa, maggiore concorrenza ed una effettiva liberalizzazione del mercato energetico, attuazione dello Small Business Act Europeo per la valorizzazione dell’impresa diffusa, armonizzazione e coordinamento delle politiche fiscali. Q”Pensare e agire innanzitutto in piccoloueste, in sintesi, le principali proposte contenute in una lettera aperta che Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, ee Confesercenti - in rappresentanza di oltre 2,8 milioni di micro, piccole e medie imprese - hanno rivolto ai candidati italiani in vista delle prossime elezioni per il Parlamento Europeo. Occorre un impegno straordinario – si legge nel documento - per dare al Piano europeo di Ripresa Economica della CE Commissione Europea un livello di spesa e di articolazione degli interventi che possa restituire fiducia alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie e dare ai cittadini europei il senso di appartenenza ad una Istituzione che “fa la differenza” perché è in grado di assicurare un sistema più trasparente, equilibrato ed equo in tutti i settori della vita economica e sociale. Le Pmi europee (circa 23 milioni) rappresentano il 99,8 % di tutte le imprese europee (circa 23 milioni)ed il 67,1% dei posti di lavoro nel settore privato costituendo, quindi, la struttura portante dell’economia reale e dei processi di sviluppo territoriali. che  semprel’Europa,sua Per questonoi ci auguriamo che  – sostengono le cinque Organizzazioni - è indispensabile un “patto europeo” per le Pmi per uscire dalla crisi che abbia come presupposto un impegno serio e continuativo affinché nella la nuova legislatura ci siano un’attenzione e un’azione molto piùefficace incisive e continuative da parte del Parlamento Europeo e, con il suo impegno,  di tutte le Istituzioni europee micro e piccole imprese.

Un “patto” – secondo il documento, consultabile integralmente sui siti internet delle Organizzazioni – incentrato su alcuni punti chiave, tra cui: valorizzazione del sistema delle Pmi italiane ed europee quale naturale attore commerciale, politico e sociale a livello mondiale;Perché ciò sia possibile occorre un Patto Europeo in grado di  promuovere una politica industriale e dell’innovazione che abbia a cuore gli interessi e le esigenze delle imprese europee, specie quelle di medie e piccole dimensioni che risentono maggiormente della crisi finanziaria, ma che sappia anche guardare al riposizionamento delle leadership industriali e tecnologiche che verranno a determinarsi in conseguenza dei cambiamenti imposti dalla crisi attuale.”Pensare e agire innanzitutto in piccolo sviluppo delle politiche a sostegno della ricerca e innovazione, anche in materia di green economy; un più facile Il miglioramento delaccesso al credito,il con  lal’attivazione di una forma di contro-garanzia europea dei consorzi fidi e lo sblocco dei fondi BEI con destinazione prioritaria e diretta alle Pmi; accelerazione dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni e riduzione - nella misura del 25% ed entro il 2012 - degli oneri burocratici

; revisione delle aliquote IVA a sostegno delle attività ad alta intensità di manodopera, dell’offerta turistica italiana e la possibilità di una fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno; riduzione degli oneri amministrativi in materia ambientale attraverso la semplificazione dell’apparato regolatorio; realizzazione di una maggiore concorrenza del mercato interno con il perseguimento di una effettiva liberalizzazione dei servizi energetici; rafforzamento delle politiche in materia di infrastrutture, trasporti e logistica; modernizzazione del mercato del lavoro e della formazione con l’introduzione di nuove dosi forme di flessibilità regolata a sostegno dell’occupazione; inserimento del terziario (commercio, turismo e servizi) nei programmi per la Ricerca e l’Innovazione; adozione di politiche improntate alla valorizzazione del capitale umano e dell’istruzione.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca