2) BERLUSCONI: "GRIDA D'ALLARME DELLE IMPRESE SU CREDITO DALLE BANCHE"

2) BERLUSCONI: "GRIDA D'ALLARME DELLE IMPRESE SU CREDITO DALLE BANCHE"

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19 febbraio 2009
Berlusconi: “Grida d’allarme delle imprese su credito dalle banche”

Berlusconi: “Grida d’allarme delle imprese su credito dalle banche”

 

“Giungono grida di allarme da parte delle imprese per le difficoltà ad ottenere il credito dalle banche”. Parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa al termine dell'incontro con il primo ministro inglese, Gordon Brown. I temi economici e della crisi finanziaria hanno occupato buona parte dei colloqui. “Il sistema bancario italiano è solido - ha ribadito il premier - e lo dimostra il fatto che al momento non sono giunte richieste di intervento per aumentare il capitale. Ma sul fatto che le banche continuino a fare le banche, cioè che continuino a finanziare il mondo delle imprese abbiamo diversi grida di allarme in tutto il Paese. Grida di allarme riguardano anche la remunerazione che le banche chiedono per il capitale prestato”. Berlusconi ha assicurato che il governo “sta approfondendo il tema e il ministro dell'Economia si sta attivamente e personalmente interessando. Avremo bisogno della collaborazione dell'Abi e della Banca d'Italia. E’ un problema che sappiamo esistere e a cui vogliamo dare risposte affinché le aziende possano contare sul supporto della finanza bancaria”.

Quanto alle risposte globali alla crisi economica, Berlusconi ha ammesso che “la nazionalizzazione delle banche è soltanto un’ipotesi avanzata da qualcuno” aggiungendo che la risposta migliore per uscire dalla crisi è la fiducia e l'ottimismo. “Su una cosa concordiamo - ha detto Berlusconi rivolgendosi ai mezzi di informazione - gran  parte di quello che succede e' colpa vostra, colpa dei media”. Nell’ottica di favorire la ripresa dei consumi il presidente del Consiglio è tornato a rivolgersi agli impiegati dello Stato affinché spendano secondo le loro possibilità che sono migliorate: “hanno la sicurezza che non lasceranno il posto di lavoro, hanno avuto degli aumenti, il loro potere d'acquisto è superiore rispetto al passato data la diminuzione delle tariffe e di alcuni  prezzi”. “Il nostro invito alle famiglie - ha concluso Berlusconi – è di non avere paura. Solo della paura dobbiamo avere paura, perché prolunga la crisi nel tempo”.

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