Dopo le tensioni innescate dalla battuta del ministro Fornero ("senza il sì dei sindacati il Governo non metterà sul tavolo una paccata di miliardi") è faticosamente ripresa la trattativa sulla riforma del mercato del lavoro. Il ministro del Lavoro ha incontrato separatamente Rete Imprese Italia (vedi articolo a parte, ndr) e i sindacati. Al termine bocche cucite, anche se i segretari generali delle quattro confederazioni hanno parlato di un "incontro utile" e Susanna Camusso ha riferito che la Fornero e i sindacati si rivedranno "nei prossimi giorni". Il numero uno della Cisl, Raffaele
Bonanni, ha confermato che sono stati affrontati tutti i temi della riforma del mercato del lavoro,
quindi compreso l'articolo 18". Entrando in Senato per un'audizione in commissione Lavoro, il minsitro Fornero ha detto che l'incontro "è andato bene". "Non sono mai stata poco fiduciosa" ha poi aggiunto il ministro a chi gli chiedeva se dopo la riunione di stamattina fosse più fiduciosa di prima. Nel corso dell'audizione al Senato, il ministro ha precisato che "sulla riforma del mercato del lavoro il governo è relativamente pronto e l'obiettivo resta quello di un accordo con le parti sociali da realizzarsi entro il termine, entro il 23 marzo". "Il governo è pronto a presentare proposte su un blocco complessivo della riforma del mercato del lavoro su 5 punti. Questo non vuol dire che abbiamo tutto blindato". ''Come sempre alcune volte i dialoghi sono piu' vivaci altre volte distesi, ma noi abbiamo sempre lavorato con l'obiettivo di cercare l'intesa su una buona riforma per il paese e una cosa che caratterizza questo governo e' pensare per il paese''. Per il ministro, quindi ''qualcosa che viene disegnato per il paese non puo' essere rifiutato anche se c'e' qualche aspetto che può risultare indigesto''.