A Parma per le Pmi è "game over"

A Parma per le Pmi è "game over"

Le piccole e medie imprese dell'artigianato e del terziario sono scese in piazza per denunciare la drammatica situazione che da troppo tempo stanno vivendo. Il presidente dell'Ascom Margini: "La politica ora faccia la sua parte".

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7 maggio 2013

 

Lunedi 6 maggio le locali Cna, Confartigianato Apla, Ascom Confcommercio e Confesercenti, in rappresentanza dei settori artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi, sono scese in piazza, unitamente alle imprese rappresentate, per dire "Basta!" alla drammatica situazione che da troppo tempo le aziende stanno vivendo, schiacciate dal peso di un'eccessiva pressione fiscale, da una burocrazia esasperante ed onerosa, da un difficile accesso al credito, solo per citare i punti di maggiore criticità. I presidenti delle quattro  Associazioni di categoria, sono salite sul palco di piazza Garibaldi per presentare i quattro punti che si ritengono strategici per il rilancio delle imprese e dell'economia del Paese: 

Pressione fiscale e imposte locali - Ugo Margini, Presidente Ascom Confcommercio Parma

"La politica ora faccia la sua parte. Ci pare che la macchina pubblica non stia facendo i sacrifici che noi facciamo nelle nostre aziende, tirando la cinghia, lavorando di più, ristrutturando e innovando. Al contrario, ci chiedono un continuo aumento delle tasse nazionali e locali che ci sembra servano a pagare l'inefficienza, lo spreco, la burocrazia, la corruzione. Non possiamo sostenere una   pressione fiscale complessiva di oltre il 56% per i contribuenti in regola, . Serve una riforma fiscale che sia realmente equa e finalizzata alla crescita, vanno riviste le regole perché non si può pensare di combattere solo l'evasione  e continuare a strangolare chi vuol fare impresa onestamente. Gli attuali costi di imposte come la Cosap (Canone per l'Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche) la Tia (Tariffa Igiene Ambientale) o Tarsu (Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani) e prossimamente la TARES sono infatti ormai insostenibili per molte nostre aziende, e soprattutto il livello di tassazione in molti nostri comuni è nettamente superiore a quello di territori a noi limitrofi."

 Burocrazia e semplificazione– Corrado Testa, Presidente Confesercenti Parma

"Le imprese di tutti i settori subiscono 120 adempimenti annui. Occorrono scelte decise di semplificazione normativa e amministrativa: non costa, ma libera risorse per la crescita, favorendo un migliore ambiente imprenditoriale.

I costi e i tempi della burocrazia sono risorse sprecate per tutti e frenano l'impulso imprenditoriale, in particolare quello dei giovani che dovrebbero essere il futuro della nostra nazione. Oggi, da quando si ipotizza di far impresa al primo Euro di fatturato occorre aspettare almeno 300 giorni e sostenere molti costi per sottostare a tutte le normative."

 Credito– Leonardo Cassinelli Presidente Confartigianato Apla Parma

"Senza credito l'impresa muore! I dati Banca Italia sulla Provincia di Parma a dicembre 2012 evidenziano che i prestiti concessi alle aziende sono calati in un anno del 7,8%; su 9 miliardi e 919 milioni di euro concessi alle imprese solo 1 miliardo e 691 milioni è andato alle PMI. Cioè solo il 17% è stato concesso alle nostre aziende pur essendo le stesse il 96% del totale delle 45.000 imprese del nostro territorio. Questi dati vanno riequilibrati! Il credito è vitale per il sistema delle imprese, soprattutto per quelle di più piccole dimensioni. Quante chiusure di bottega, quanti fallimenti e quanti suicidi ci dovranno ancora essere perché anche la politica se ne renda conto e vi ponga rimedio?"

 

Mercato del lavoro e abusivismo– Gualtiero Ghirardi, Presidente Cna Parma

"Occorre ripartire dalle buone ragioni dell'economia reale, dalle ragioni, insieme, delle imprese e del lavoro: è questa, a nostro avviso, la lezione che ci viene da questi quattro anni di crisi , lezione che purtroppo non è ancora stata recepita dal mondo della politica. Da tempo ci diciamo che il mercato del lavoro in Italia, soffre di una debolezza strutturale legata ai molteplici vincoli burocratici e gestionali, ad un costo del lavoro troppo alto, che continua a crescere. L'emergenza occupazionale del nostro Paese ha raggiunto livelli preoccupanti per l'insieme della popolazione attiva ma incide particolarmente sui giovani, il cui tasso di disoccupazione,  ha recentemente raggiunto un livello che sfiora se non supera il 40%. E' necessario che tutte le forze contribuiscano a combattere l'illegalità e restituiscano valore a chi svolge con professionalità e dedizione le varie attività, creando occupazione e valore aggiunto per la nostra comunità. "

Al termine della conferenza stampa pubblica una delegazione di Presidenti e direttori delle Associazioni si è recata in Prefettura per consegnare al Prefetto il documento Rete Imprese Italia avente per oggetto "Le  priorità per tornare a crescere". Contestualmente in piazza Garibaldi, a lato del palco, è stato allestito un gazebo presso cui sono state raccolte le firme di sottoscrizione al documento di Rete Imprese Italia.

 

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