A Torino "tengono" le vendite di Natale

A Torino "tengono" le vendite di Natale

Secondo un sondaggio della dell'Ascom torinese, le cifre sono in linea con il Natale scorso o addirittura in crescita per il settore alimentare, per l'hi-tech/hi-fidelity e i giocattoli. In calo l'abbigliamento.

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30 dicembre 2009
A Torino “tengono” le vendite di Natale

A Torino “tengono” le vendite di Natale

 

L’Ascom Torino “promuove” l’andamento dello shopping natalizio che, nonostante il quadro economico di recessione, ha sostanzialmente tenuto. Secondo un sondaggio della stessa Associazione, infatti, le cifre sono in linea con il Natale scorso o addirittura in crescita per il settore alimentare, per l'hi-tech/hi-fidelity e i giocattoli, mentre sono andate meno bene le cose per l’abbigliamento.

Secondo l’Ascom sabauda, i dati definitivi complessivi, a consuntivo, manifesteranno mediamente una modesta contrazione nell'ordine di un 3%, ma l’elemento più significativo, ribadiscono i commercianti, “è costituito dal fatto che i torinesi in generale non hanno rinunciato, neppure quest'anno, agli acquisti natalizi con una vera e propria 'corsa' nei giorni immediatamente precedenti il Natale”. “E’ andata sicuramente meglio del previsto – ha sottolineato la presidente dell’Ascom torinese Maria Luisa Coppa - anche se gli anni d’oro del Natale restano ormai sempre più un lontanissimo ricordo. Lo sprint dell'ultima settimana ha dato un po' più di fiato allo shopping, pur continuandosi a registrare una grande oculatezza e misura nella spesa dei torinesi”. “Ora, archiviate le feste di fine anno, - ha proseguito la Coppa - i prossimi mesi saranno sicuramente tutti in salita per l'economia locale, nazionale e mondiale. Crediamo sia dunque necessario, fin da subito, avviare politiche capaci di dare risposte davvero concrete( su ammortizzatori sociali e investimenti, così come sul sostegno alla domanda interna e sui consumi delle famiglie o, per le nostre aziende, sul sostegno al credito) alla crisi economica in atto”. Analizzando i diversi settori si nota l’andamento più che positivo delle gastronomie torinesi, alcune delle quali registrano dal 5 al 10% in più di vendite. In particolare, si sono acquistati soprattutto prodotti tipici del territorio, bene e' andata anche la vendita di salmone e perfino - confermano alcune gastronomie - di aragoste. Per i vini l'hanno fatta da padroni soprattutto gli spumanti nazionali ed i rossi piemontesi. Non male anche la vendita di cesti natalizi senza grosse pretese, ma ricchi di prodotti di uso quotidiano e di buona qualita'. Vendite in linea, nel complesso, con quelle dell'anno scorso anche per i pastifici subalpini, con "impennate" di vendita negli ultimi giorni di pasta fresca. Per quanto riguarda, invece, le pasticcerie il Natale e' partito in ritardo ma si e' ripreso discretamente bene, soprattutto per la vendita dei panettoni artigianali, tradizionali, mandorlati o farciti (+ 3-4%) e le confezioni di cioccolatini e gianduiotti in particolare.

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