Ali: "A rischio le librerie, scatta l'allarme per gli sconti sui libri di testo"

Ali: "A rischio le librerie, scatta l'allarme per gli sconti sui libri di testo"

Il presidente Ambrosini: "Si sta assistendo già in questi giorni, da parte di sigle della grande distribuzione commerciale e non solo, a tutta una serie di offerte di libri scolastici con buono sconto in altra merce che arrivano fino al 30% della spesa". "Bene il Governo sul bonus cultura, ma non legarlo al reddito".

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27 luglio 2018

"Si sta assistendo già in questi giorni, da parte di sigle della grande distribuzione commerciale e non solo, a tutta una serie di offerte di libri scolastici con buono sconto in altra merce che arrivano fino al 30% della spesa. È una promozione che, per come viene costruita e per i soggetti che la propongono, di fatto esclude una parte importante della rete commerciale che non ha gli strumenti per poterla replicare dato che la marginalità media per questi ultimi sui libri di testo è al di sotto del 18%". E' il commento di Paolo Ambrosini, presidente di Ali Confcommercio sulla pratica di sconti sui libri scolastici che dilaga dalla grande distribuzione al web. "Il perdurare nel mercato di questo tipo di offerta" - aggiunge - pone un grave pregiudizio alla pluralità nella distribuzione commerciale, già fortemente compromessa con ben 13 milioni di cittadini privi di una libreria e di un libraio nel comune di residenza (fonte Aie). Ciò a danno sia dei consumatori che degli operatori e dei loro collaboratori, nonché della diffusione del libro e della lettura". "Proprio oggi compie sette anni la legge Levi nata per tutelare la pluralità della produzione e della distribuzione del libro – conclude Ambrosini – e ancora si assiste a pratiche "scorrette" di vendita. Mi auguro ci sia un intervento deciso degli organi di controllo e del  legislatore per tutelare e reiterare lo spirito che ha ispirato la norma stessa".

 

"Bene il Governo sul bonus cultura, ma non legarlo al reddito"

"E' sicuramente un'ottima notizia che il ministro della Cultura Bonisoli abbia deciso di rifinanziare e rendere operativa quella misura anche per i nati nel 2000 e 2001", ed inoltre "l'intenzione di allargare la platea va benissimo tuttavia abbiano qualche perplessità nel legare il bonus al reddito perché lo andrebbe a snaturare, la renderebbe una misura di sostegno al reddito delle famiglie e non più a sostegno della formazione di tutti i cittadini italiani, che è la filosofia che ha ispirato il provvedimento". Lo ha affermato Paolo Ambrosini, presidente di Ali-Associazione Librai Italiani di Confcommercio a proposito del bonus cultura, 18 App, che permetteva a chi raggiunge la maggiore età di avere a disposizione 500 euro per la propria formazione attraverso i consumi culturali. "Uno strumento che noi tendiamo a difendere perché riteniamo sia un messaggio importante che si dà alla nuove generazioni che si affacciano alla formazione alta o al mondo del lavoro" ha spiegato Ambrosini aggiungendo che i librai sono "a disposizione come categoria per collaborare con il Ministero e individuare tutte le possibili soluzioni per limitarne gli abusi però vorremmo che si rimanesse nel
solco della logica che aveva determinato il provvedimento".

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