Anche ad agosto inflazione stabile

Anche ad agosto inflazione stabile

Le stime preliminari dell'Istat confermano i dati delle città campione: per il secondo mese consecutivo il carovita resta al 2,3%. Su base mensile, i prezzi sono aumentati dello 0,2%. Diffuse flessioni negli alimentari.

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31 agosto 2004
Inflazione: ad agosto ferma al 2,3%

Inflazione: ad agosto ferma al 2,3%

 

Inflazione ferma al  2,3% in agosto. In base ai dati dell’Istat, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 2,3% rispetto ad agosto 2003. Su base annua, il tasso d'inflazione è quindi allo stesso livello del mese scorso. Le stime preliminari dell’Istat confermano così le anticipazioni delle città campione.

Ad inchiodare ad agosto l'inflazione al 2,3% per il secondo mese consecutivo sono state “le diffuse tendenze disinflazionistiche nel capitolo alimentari”, sottolineano i tecnici dell’Istat, spiegando che il comparto ha registrato una variazione congiunturale negativa dello 0,3%, mentre su base annua l’incremento è stato dell’1,8%, “la variazione più bassa da luglio 2000”. Il 2,3% registrato in agosto “è fortemente caratterizzato

dalla flessione della voce alimentari, imputabile soprattutto agli alimentari freschi: gli ortaggi - evidenziano i tecnici dell’Istituto nazionale di statistica - hanno infatti registrato una variazione tendenziale negativa dell’1,6%; decrementi meno marcati si sono avuti per la frutta, dove il tasso tendenziale si mantiene positivo al 2,8% pur mostrando una netta decelerazione rispetto al +4,8% tendenziale di luglio ed al +6,3% di giugno”.

Comunicazione, alimentari, alberghi e servizi sanitari sono i quattro capitoli in cui si è registrato un rallentamento del tasso di inflazione tra luglio ed agosto: le comunicazioni sono scese rispetto a luglio 2004 dello 0,7% a causa del calo dei prezzi degli apparecchi telefonici (-2,6% congiunturale), mentre la variazione tendenziale è risultata negativa per il 7,8%. I servizi sanitari e le spese per la salute sono salite su base annua dell’1,6% a fronte di un -0,1% registrato a livello congiunturale. In rallentamento, infine, i prodotti alimentari e gli alberghi.

I trasporti sono il capitolo che ha registrato la variazione congiunturale più accentuata (+1,1%). “Si tratta di un capitolo sotto pressione a causa delle tensioni sul fronte

dell’energia e soprattutto della benzina, i cui prezzi sono saliti rispetto a luglio dell’1% e rispetto ad agosto 2003 del 9,4%”, sottolineano ancora i tecnici dell’Istat, ricordando che

la voce trasporti pesa nel paniere per il 13%, mentre gli alimentari rappresentano il 16% dell’indice Nic.

In base alle stime provvisorie, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (calcolato considerando anche i prezzi che presentano riduzioni temporanee per saldi e vendite

promozionali) ha registrato nel mese di agosto un calo dello 0,3% rispetto al mese precedente e un rialzo del 2,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

 

 

 

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