Ascom Fidi Rieti chiede la sospensione dei criteri di Basilea

Ascom Fidi Rieti chiede la sospensione dei criteri di Basilea

Assemblea straordinaria del consorzio fidi: per il presidente Bortone "non possiamo nasconderci dietro il muro dei criteri di Basilea che per le banche è uno scudo protettivo".

DateFormat

11 giugno 2012

"La nostra provincia ha un rischio di usura molto alto, non possiamo risolvere da soli questi problemi e non possiamo nasconderci dietro il muro dei criteri di Basilea che per le banche è uno scudo protettivo". Lo ha dichiarato Giuseppe Bortone, presidente di Ascom Fidi Rieti, durante l'assemblea straordinaria del consorzio fidi svoltasi presso la Camera di Commercio di Rieti e che ha visto la partecipazione di oltre cento soci. "Nonostante siamo l'unico consorzio fidi che nella nostra provincia gestisce i fondi antiusura - ha aggiunto Bortone - troviamo grandi difficoltà a far approvare le domande di finanziamento garantite dal nostro consorzio al 100% e qualora vengano approvate, i tassi applicati ai nostri soci sono i più alti possibili e sfiorano il 13%". Nella sua relazione all'assemblea (nel corso della quale è scaturita dai soci la proposta di chiedere una sospensione dei criteri di Basilea finché perdura il periodo di crisi oltre ad un potenziamento dell'offerta dei servizi finanziari, dei fondi rischi e di politiche di sostegno alla liquidità delle imprese), Bortone ha anche ricordato l'importanza di Ascom Fidi, "che per quasi 20 anni ha dato la possibilità ad oltre mille imprenditori di accedere al credito attraverso la mutualità nel concedersi le garanzie scongiurando, soprattutto nell'ultimo periodo, la restrizione del credito alle imprese marginali e a quelle in difficoltà. La nostra presenza oggi testimonia l'importanza di affrontare le difficoltà insieme". "Il momento attuale è particolarmente critico per le piccole imprese commerciali - ha spiegato il presidente di Ascom-Confcommercio di Rieti, Antonello Castellani - perché si stanno sommando fattori negativi che mettono a rischio la nostra esistenza. In primo luogo la forte diminuzione dei consumi che penalizza molto di più la piccola distribuzione e che all'orizzonte si profila ulteriormente in calo qualora il Governo confermasse l'aumento dell'Iva. In secondo luogo l'aumento della pressione fiscale e delle spese generali oltre all'incremento dei tassi di interesse sui fidi ei finanziamenti che ormai si aggirano intorno al 10% con punte del 13%. Tutto questo senza contare la preoccupazione dei commercianti per un'impennata di accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate, che sta portando ad una vera e propria esasperazione sociale".
E' intervenuto all'assemblea anche il presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, che ha compiuto un'analisi dello stato dell'economia locale, evidenziando le criticità attuali e le possibili azioni di sistema per rilanciare l'attività imprenditoriale in provincia.


Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca