Assopetroli: "il mercato rischia di sfasciarsi"

Assopetroli: "il mercato rischia di sfasciarsi"

A Roma Assemblea generale dell'Associazione nazionale commercio prodotti e servizi energetici. Risaliti: "con la riorganizzazione del settore della distribuzione dei carburanti sfascio irrimediabile".

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12 dicembre 2007
Assopetroli: “il mercato rischia di sfasciarsi�

Assopetroli: “il mercato rischia di sfasciarsi�

 

Con la riorganizzazione del settore della distribuzione dei carburanti “questo mercato rischia di sfasciarsi, irrimediabilmente, ed è un po’ un peccato perché genera posti di lavoro e perché non vedo neanche tutto questo beneficio per gli utenti�. Così Enrico Risaliti, presidente di Assopetroli, Associazione nazionale commercio prodotti e servizi energetici, all’Assemblea generale tenutasi a Roma.

Il mercato italiano, secondo Risaliti, “è sempre meno appetibile per le major storiche che sono più in uscita che in entrata, come Esso e Shell. Se stanno in Italia è per motivi che vanno al di là della convenienza economica. La compagnia di Stato è in una delicata fase di ristrutturazione, sembra che ci sia più volontà di dismettere che di consolidare, forse dobbiamo aspettarci un nuovo soggetto che però, all’orizzonte, non si vede".

Il numero uno di Assopetroli ha poi sottolineato che nei confronti del Governo, per riorganizzare il settore “non abbiamo mai fatto barricate e non volevamo, non vogliamo, non vorremmo che ci sia uno stravolgimento�, ma l’unica cosa che chiedono è “avere regole uguali per tutti�.

All’Assemblea è intervenuto anche Umberto Carpi, consigliere per l’energia del ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani. “Non ho ancora â€" ha affermato - i dati precisi ma posso dire che l’aumento del costo dei carburanti in Italia a fine anno si attesta attorno al 17%, mentre supera il 20% nella media degli altri Paesi Ue.Negli ultimi cinque anni la forbice con l’Europa era di 45 millesimi, quest’anno, come media, scendiamo sotto i 4 millesimiâ€�. Carpi è poi tornato sul tema della riduzione dell’accisa per controbilanciare gli aumenti del prezzo dei carburanti: “è tutto da dimostrare che vada a vantaggio del consumatore, a meno che non si esponga il doppio prezzo, cioé quello industriale e finale, ma questa al momento è una folliaâ€�. Questa forma di intervento “può essere efficace sul prezzo finale solo se c’è il prezzo amministrato, altrimenti siamo in mano al buon cuore di chi amministra il prezzo finale, cioé compagnie e gestoriâ€�.

Per il presidente dell’Unione petrolifera, Pasquale De Vita, le società “sono il capro espiatorio di una situazione che non riguarda il settore ma il mercato internazionale�. I petrolieri sono “i più esposti: verso l’opinione pubblica che cerca un capro espiatorio, verso politica e istituzioni che si scagliano contro un settore e allora è facile dire 'dagli all'untore'. Anche l’Antitrust è molto attiva nei confronti del settore. Arrivano attacchi da più parti, l’ultimo dalla grande distribuzione. Ma questa farebbe meglio a vedere quanto sono aumentati gli alimentari dall’introduzione dell'euro�. Quanto ai prezzi dei carburanti, De Vita ha osservato che “le variazioni dei prezzi dei carburanti dipendono dal mercato internazionale. Il gasolio si è impennato e ha superato il prezzo della benzina per la prima volta in questa fase. Se fosse successo dieci anni fa non ce lo saremmo mai aspettato�.

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