Auto: Unrae chiede incentivi commisurati ai livelli di Co2

Auto: Unrae chiede incentivi commisurati ai livelli di Co2

DateFormat

18 ottobre 2010
Un programma strutturale di medio-lungo termine di incentivi all’auto commisurati ai livelli di Co2 emessi, indipendentemente

Un programma strutturale di medio-lungo termine di incentivi all’auto commisurati ai livelli di Co2 emessi, indipendentemente dalla tipologia di alimentazione della vetture. La richiesta al governo, che fa parte di un pacchetto preparato dall’Unrae insieme alle altre associazioni del settore, è stata avanzata ufficialmente a Firenze, nel corso della manifestazione 'Viva l’auto' organizzata dalla Uiga (Unione italiana giornalisti dell’automotive), dal segretario generale dell’Unrae Gianni Filipponi. Le altre richieste riguardano la fiscalità dell’auto, con la richiesta dell’abolizione del bollo, ma anche di alleggerimenti all’auto aziendale e ai passaggi di proprietà, e il sostegno allo sviluppo delle auto elettriche.

Filipponi ha spiegato che “una delle conseguenze negative dell’improvviso stop degli incentivi statali al rinnovo del parco circolante, è stata l'interruzione del trend virtuoso di abbassamento delle emissioni medie di Co2 delle nuove vetture immatricolate”. Secondo un’analisi Unrae, infatti, da una media di 144,8 g/km di Co2 nel 2008, nel 2009 si era scesi a 136,6 g/km e nel primo trimestre del 2010 si era arrivati a 131,8 g/km. Ma con la fine dell’effetto incentivi, che ancora influenzava le vendite del primo trimestre 2010, le emissioni medie di co2 delle nuove immatricolazioni - rileva l’Unrae - sono scese nel trimestre aprile-settembre a 134,2 g/km. “Il che - ha precisato Filipponi - mette a serio rischio il rispetto da parte dell’Italia dell’obiettivo comunitario di 130 g/km di Co2 fissato dall’Ue per il 2012”. Filipponi ha ricordato anche che, su un totale di 34,3 milioni di auto circolanti in Italia nel 2009, il 16,5%, ovvero 5,68 milioni, erano ancora Euro 0 (il 7%) ed Euro 1 (il 9,5%), il 23,4%, ovvero 8,02 milioni, erano Euro 2, il 23,9%, ovvero 8,2 milioni, erano Euro 3. Le Euro 4 rappresentavano invece il 35% del parco (12 milioni di vetture), mentre le Euro 5 e le Euro 6 erano appena 400 mila (l’1,2%).

“Per questo - ha concluso il segretario generale dell’Unrae - è urgente rilanciare un nuovo piano di incentivi strutturali che puntino sulla rottamazione delle vetture obsolete e sul rinnovo del parco circolante attraverso forme di sostegno all’acquisto di tutte le vetture a basso impatto ambientale, siano esse alimentate a metano, gpl, ibride o elettriche”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca