BANKITALIA: MANOVRA OK MA SERVONO RIFORME STRUTTURALI

BANKITALIA: MANOVRA OK MA SERVONO RIFORME STRUTTURALI

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17 novembre 2006
Bankitalia “promuove� la finanziaria ma chiede riforme strutturali

Bankitalia “promuove� la finanziaria ma chiede riforme strutturali

 

La ripresa c’è, il Pil crescerà all’1,7% - 1,8% quest’anno e all’1,4% il prossimo, offrendo “una opportunità per il risanamento della finanza pubblica�. Nel bollettino economico d’autunno, la Banca d’Italia promuove la manovra economica del governo ma chiede più decisione nelle riforme strutturali come quella delle pensioni. Sono due le strade, parallele, su cui via Nazionale insiste: da un lato il bilancio pubblico, dall'altro la ripresa della produttività ed il superamento del gap che ci divide anche dagli altri paesi dell'area euro. Entrambe piu' facilmente percorribili nella fase di ripresa ciclica che e' in atto e di cui bisogna approfittare. Sul fronte dei conti pubblici, l'obiettivo di un deficit pil sotto al 3% nel 2007 e', per il direttore della ricerca economica dell'istituto, Ignazio Visco, “un buon risultato�. Il giudizio sulla manovra per il 2007 e' positivo perche' "questa  e' una manovra che riteniamo essere in grado di riportare il disavanzo sotto al 3%". Impegno importante perche' assunto con la Ue e perche' garantisce la stabilita'. Le incertezze, ovviamente, ci sono: occorre tenere sotto controllo le spese, monitorare le misure contro l'evasione e l'elusione e da cui potranno derivare vantaggi che servano a ridurre le aliquote per chi le tasse le paga. "Per rendere durevole il consolidamento dei conti pubblici e ridurre la pressione fiscale - dice Bankitalia - sono essenziali il contenimento della spesa primaria corrente attraverso riforme strutturali dei principali comparti e un sistematico ripensamento delle dimensioni ottimali di tutte le voci del bilancio pubblico". E sulle pensioni, su cui la manovra non incide, via Nazionale ribadisce che  sono “necessarie misure in grado di aumentare l'eta' effettiva di pensionamento, per conciliare l'erogazione di pensioni di importo adeguato con la sostenibilita' finanziaria del sistema contributivo�.  In  una fase di ripresa, il mondo produttivo che pure torna a mostrare segnali di ottimismo (in base a quanto emerge dall'indagine condotta dalle filiali della banche presso un campione di imprese con piu' di 20 addetti) deve rilanciarsi, recuperare competitivita'. La politica economica deve puntare su quegli interventi strutturali in grado di rilanciare la produttivita' del Paese (scesa di 0,5 punti solo nell'ultimo semestre). La ricetta e' quella gia' indicata anche dal governatore Mario Draghi a cominciare dall'assemblea del 31 maggio: politiche economiche strutturali che puntino sul miglior utilizzo del capitale umano, aumentino la concorrenza dei servizi, che puntino su innovazione e investimenti in ricerca e tecnologia.

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