Bce: "Senza risanamento Italia a rischio"

Bce: "Senza risanamento Italia a rischio"

Bollettino mensile della Banca Centrale Europea che avverte: "le riforme strutturali vanno attuate subito". "Attuando i piani di risanamento previsti, i debiti pubblici di Italia e Spagna risulterebbero sostenibili anche nei casi di scenari avversi".

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13 settembre 2012

La Banca centrale europea chiede ai governi di approntare manovre di bilancio sul 2013 che siano
"sufficientemente ambiziose" per conseguire gli obiettivi previsti, inoltre afferma che gli interventi "dovrebbero privilegiare misure che favoriscano la crescita, dando la priorità al contenimento della spesa". Nel suo ultimo bollettino mensile la Bce afferma come sia "essenziale che vengano rigorosamente rispettati gli obiettivi di bilancio in maniera sostenibile e che i disavanzi eccessivi siano corretti entro le scadenze concordate. Favorire il risanamento dei conti pubblici - si legge - è particolarmente importante per i paesi i cui disavanzi di bilancio segnalano un ampio divario fra il processo di riequilibrio e i programmi originari". Attuando i piani di risanamento dei
conti previsti i debiti pubblici di Italia e Spagna "risulterebbero sostenibili" anche nei casi di scenari avversi, afferma la Banca centrale europea, ma precisando appunto che questo presuppone che i due paesi "rispettino gli impegni presi" e conseguiscano il pareggio strutturale di bilancio nel medio termine. Questo in un approfondito riquadro di analisi che l'istituzione monetaria ha pubblicato nel suo ultimo bollettino mensile, analisi nella quale vengono previsti diversi scenari con simulazioni sulle possibili dinamiche del rapportro tra debito pubblico e Pil dei due paesi. In particolare per l'Italia "la simulazione di base indica che, nel caso in cui centri pienamente gli obiettivi stabilitinell`aggiornamento del programma di stabilità, il rapporto debito-Pil raggiungerà il 123 per cento nel 2012 per poi scendere al di sotto del 100 per cento entro il 2020". Vi sono poi altri tre scenari sfavorevoli in cui il debito-Pil imboccherebbe comunque traiettorio di riduzione. Il risultato peggiore si avrebbe nello "scenario di risanamento incompleto", ossia con il conseguimento di solo la metà del risanamento strutturale su cui l'Italia si è impegnata: in questo caso il debito-Pil toccherebbe il 125 per cento nel 2013 e poi calerebbe al 117 per cento nel 2020. "Nel complesso, in tutti gli scenari presentati in questo riquadro il rapporto debito-Pil risulterebbe sostenibile e si ridurrebbe sia in Spagna sia in Italia. Tali scenari - dice la Bce - non devono tuttavia essere interpretati come previsioni. i risultati dello scenario di base e di tutti gli scenari alternativi ad eccezione di quello di risanamento incompleto dipendono in larga misura dall`ipotesi che i governi dei due paesi considerati conseguano il pareggio di bilancio strutturale nel medio termine, come previsto dal Patto di stabilità e crescita. Tale ipotesi è fondamentale per assicurare che il rapporto debito- Pil ritorni su una traiettoria discendente".


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