Berlusconi: “Sarà uno sciopero parziale”

Berlusconi: “Sarà uno sciopero parziale”

Lavoro: sciopero generale il 16 aprile

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26 marzo 2002

Il governo, dopo l’incontro tra i leader della maggioranza, ha convocato una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio Berlusconi ha detto che “governo e maggioranza porteranno al più presto la riforma Marco Biagi in Parlamento e che “il governo è aperto al dialogo con tutti senza inaccettabili veti, ma non tutti vogliono il dialogo e non inviteremo più chi per principio è contro a qualsiasi apertura”. “Il dovere primario di questo governo – ha proseguito Berlusconi - è fare gli interessi del Paese e mantenere gli impegni presi con i cittadini. L’impegno del centrodestra è quello di realizzare le riforme, che rappresentano la migliore risposta da dare all’offensiva terroristica”.

Berlusconi ha anche affermato che “una democrazia è tale quando i cittadini danno un mandato preciso attraverso libere elezioni. Le scorciatoie attraverso vie giudiziarie, attraverso colpi di piazza o attraverso colpi di pistola non fanno parte della democrazia. E la nostra è una stabile, importante, assoluta democrazia”. Il premier ha poi parlato delle recenti polemiche con il sindacato ribadendo come non ci sia “nessuna collusione tra terrorismo e sindacato e che le dichiarazioni di pochi ministri non fanno testo, il governo è composto da più di settanta persone tra ministri e sottosegretari. Inoltre – ha aggiunto - il ministro Bossi non ha mai detto le cose a lui attribuite, lo stesso Bossi ha voluto smentire”.

Comunque, il premier ha precisato che “ciascun ministro è autorizzato a parlare di ciò che gli compete e che il governo parla attraverso il suo premier e il suo vicepremier”. “Non si può strumentalizzare - ha proseguito - una dichiarazione male espressa, e prenderla a pretesto per accusare il governo di posizioni che non ha mai avuto e di cose che non ha mai pensato”. Parlando dei temi del lavoro, Berlusconi ha ribadito che le “modifiche dell’articolo 18 non comportano alcun possibile licenziamento per nessuno dei cittadini italiani che hanno un lavoro, ma aprono la porta a chi non ha un lavoro. Questa è la verità il resto sono menzogne”. Poi, ha aggiunto che “tra i settecentomila, non erano di più, che hanno partecipato alla manifestazione di sabato scorso, molti di loro non sapevano che questa è la verità”.

Berlusconi ha concluso affermando che il governo sta lavorando ad una serie di iniziative che hanno come obiettivo “la creazione di un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro” e che a giorni “saranno annunciate le riduzioni delle aliquote Irpeg e Irpef”. Rispondendo ad una domanda sullo sciopero generale proclamato dai sindacati, il presidente del Consiglio ha infine sottolineato che “lo sciopero dei sindacati non potrà essere generale ma solo parziale. I lavoratori italiani sono 21,5 milioni. I sindacati ne rappresentano solo 5 milioni. 12 milioni lavorano nelle imprese artigiane, 4 milioni nel pubblico impiego”.

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