Bersani: "Commercio tema centrale per la vita del Paese"

Bersani: "Commercio tema centrale per la vita del Paese"

Il segretario del Pd: "Un fattore di crescita economica e di coesione sociale e territoriale". Aumento Iva: "Do la mia disponibilità a considerare come fare qualcosa che aiuti e non deprima la domanda interna".

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17 ottobre 2012

Il segretario del Partito Democratico, Luigi Bersani, ha incontrato il Consiglio Generale di Confcommercio. Bersani ha sottolineato l'importanza del commercio nella vita economica del Paese. "Non ho mai snobbato il commercio - ha detto Bersani - stiamo parlando di un asset centrale per la vita economica del Paese. Un fattore di crescita economica e di coesione sociale e territoriale. Credo nell'intima connessione tra commercio, distribuzione, servizi e la vita dei grandi ceti popolari". Parlando della situazione economica del Paese, Bersani ha sottolineato che è necessario trovare "la chiave giusta per far girare la ruota della riprese". "Dalla crisi stiamo uscendo o ci stiamo entrando?. Se mettiamo l'orecchio a terra, mentre si interroga la sfera di cristallo e si favoleggia su uno zero virgola di crescita in futuro, la percezione delle famiglie è che ci si stia entrando", ha sottolineato il segretario del Pd. "Gli effetti della recessione arrivano a cascata. La vita normale della gente percepisce che siamo entrati in una situazione molto difficile", ha insistito. "In questo senso - ha aggiunto - commercio e distribuzione sono un osservatorio privilegiato per trovare una soluzione alla crisi". Secondo Bersani, "la crisi finanziaria che colpisce l'Europa non si supera solo tenendo gli spread sotto controllo, bisogna far ripartire l'economia. "Siamo in una situazione molto difficile, la chiave della questione sta in questo avvitamento tra meccanismo di finanza pubblica e recessione. Tutti i paesi d'Europa viaggiano su una sola freccia,
che è quella dell'arretramento, Germania compresa. Questa cosa non funziona. La nostra idea è che sostanzialmente la cosa andrebbe affrontata così: benissimo gli spread ma qui se non riparte l'economia e non si dà un po' di lavoro in giro non si va da nessuna parte". Il segretario ha poi parlato della questione Iva: "Non accetto che in tutto questo giro di Iva, Irpef e detrazioni ai ceti popolari si metta un euro in una tasca e si tolgano due dall'altra". "Visto che non ci si è parlati
prima è bene che ci si parli dopo" ha aggiunto Bersani in riferimento alla possibilita' di modificare la Legge di Stabilita'. "Bisogna fare una riduzione vera. Do la mia disponibilità - ha detto - a considerare come possiamo fare una cosa che aiuti e non deprima la domanda interna".
Bersani ha poi parlato della legge elettorale: "sarebbe un'illusione catastrofica pensare di fare una legge elettorale per creare le condizioni per un Monti-bis attraverso una situazione di frammentazione politica e parlamentare". Bersani ha premesso che su Monti ''piu' di tutti lo abbiamo voluto noi'' e ''lo sosteniamo'' anche se ''vediamo una distanza anche di linguaggio con questo governo'' oltre che sensibilità". Bersani ha ribadito che ''il profilo di rigore e di credibilità del governo Monti va difeso di fronte al mondo'', ma per un Monti bis, ha avvertito, non si può andare con una legge elettorale che produca un ''parlamento frantumato, un parlamento senza maggioranza''. ''Se si pensa di arrivare in questo modo al Monti-bis invece - ha ammonito Bersani -arriva Grillo''. Bersani ha quindi indicato la strada della ''responsabilita'''. ''Si puo' arrivare - ha spiegato - a una corresponsabilita' di chi ha buon senso in testa'' e quindi esprimere una maggioranza politca che prosegua nel rigore, nella credibilita' e soprattutto cercando la ripresa del Paese". "Quando ci saranno le elezioni - ha proseguito Bersani -quella sera si deve sapere chi governerà, altrimenti arriverà lo tsunami''. Ribadendo che con la legge elettorale ''in parlamento siamo a un passaggio decisivo'', Bersani ha ribadito la posizione dei democratici favorevoli a un ''ragionevole premialità', l'adozione di collegi uninominali (''con le preferenze io vado a nozze ma penso all'Italia''), una parita' di genere e soprattutto ''no a gruppi parlamentari che come con Scilipoti nascono dalla sera alla mattina''. Facendo riferimento a quello che ha definito il ''sistema Paese'', Bersani si e' augurato che ''il prossimo confronto politico sia tra un centrodestra e un centrosinistra europei altrimenti sara' tra il populismo e il resto del mondo. Per parte mia, per il Pd, sto cercando qualche gesto per accorciare la distanza che c'e' tra la politica e i cittadini''. Il segretario del Pd ha infine risposto ad alcune domande rivoltegli da alcuni membri del Consiglio generale di Confcommercio. In particolare, Bersani ha manifestato la disponibilità del suo partito ad appoggiare la richiesta di proroga dell'entrata in vigore dell'articolo 62 del decreto legge 24 gennaio 2012, che tra le altre cose impone il pagamento delle derrate alimentari entro 30 giorni ad aziende ("mette troppa pressione sugli anelli finali della distribuzione") e a farsi promotore della riunione di un tavolo con le banche per esaminare ciò che si può fare per aiutare chi si trova sostenere dei costi per assicurare la tracciabilità dei pagamenti e la fedeltà fiscale.


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