Billè: "La nostra economia ha la pancia vuota"

Billè: "La nostra economia ha la pancia vuota"

Per il presidente di Confcommercio, i dati Istat sul Pil "indicano che servono terapie d'urto per ricollocare il sito economico nei suoi giusti binari".TREMONTI:"PROBABILE RIDUZIONE DELL'IRPEG DAL 2003"

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15 maggio 2002

Billè: "La nostra economia ha la pancia vuota"

 

Il presidente di Confcommercio Sergio Billè, prima dell'incontro con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sul collegato fiscale, ha commentato i dati dell'Istat sul Pil sottolineando che "il ministro Tremonti fa bene a cercare di valorizzare, dal suo punto di vista, le percentuali di incremento del Pil, ma i dati resi noti dall'Istat mi sembra che confermino in modo inequivocabile almeno un paio di cose". "La prima – ha detto Billè - è che la nostra economia ha oggi la pancia vuota, continua, cioè, a vivere in una fase di preoccupante e prolungata stagnazione di tutte le sue filiere a partire da quelle dei consumi e degli investimenti". "La seconda – ha continuato il presidente di Confcommercio - è che appare difficile, forse impossibile, poter realizzare, allo stato delle cose, quegli obiettivi che il Governo si era prefissato in termini di crescita del Pil e di risanamento del nostro debito pubblico, non solo per quest'anno ma forse anche per l'anno prossimo, senza l'adozione di vere e proprie terapie d'urto che ricollochino il ciclo economico nei suoi giusti binari".

Billè ha poi ricordato come da tempo Confcommercio abbia fatto proposte chiare per uscire dalla crisi attuale. "In primo luogo, è necessario un anticipo di parte della riforma fiscale che possa portare ad una stimolazione dei consumi. E ciò è possibile riducendo, già per il 2002, un punto di Irpef. Per fare questo – ha detto Billè – bisogna accelerare il programma di privatizzazione oggi inspiegabilmente ritornato ad una fase di stallo e programmare interventi che portino ad una sostanziale riduzione della spesa pubblica più volte promessa ma, di fatto, non realizzata se non in modo assai marginale". "Al tempo stesso – per il presidente di Confcommercio - il Governo deve affrontare, in modo concreto, il problema del rapporto tra tassazione generale e imposte l ocali per evitare che cittadini ed imprese siano pressati, come veri e propri uomini sandwich, da una politica fiscale scoordinata e al di fuori di ogni confronto".

Infine, Billè ha ribadito l'urgenza della ripresa del confronto tra Governo e parti sociali. "Un confronto a tutto campo che consenta, da un lato, di accrescere e consolidare il consenso sociale sui programmi di riforma che il Governo intende attuare e, dall'altro, permetta di studiare misure che siano il più possibile condivise per uscire da quella vera e propria emergenza che oggi purtroppo stiamo vivendo".

 

 

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