Campobasso: il Consiglio di Stato dà ragione a Confcommercio

Campobasso: il Consiglio di Stato dà ragione a Confcommercio

Bocciato il ricorso della Regione Molise e confermata la sentenza del Tar dello scorso luglio che aveva sentenziato che l'affidamento diretto dei servizi alla Agenzia Molise Lavoro non poteva essere effettuato.

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29 ottobre 2012

La Confcommercio di Campobasso, guidata dal presidente Paolo Spina, mandataria di un raggruppamento temporaneo di imprese, aveva proposto ricorso al TAR Molise che con sentenza del luglio 2012 aveva annullato gli atti della Regione Molise disponendo la prosecuzione di una gara. Si trattava di servizi per 11 milioni di euro per cui la Regione Molise aveva indetto e avviato una procedura di gara successivamente interrotta e revocata per affidare direttamente gli stessi servizi in house alla Agenzia Molise Lavoro. La Regione ha recentemente proposto ricorso al Consiglio di Stato chiedendo la sospensione della sentenza del TAR. Ma il Consiglio di Stato, con ordinanza cautelare del 24 ottobre, non solo ha respinto la misura cautelare della Regione, ma ha già confermato la sentenza del TAR Molise evidenziando, nella ordinanza, che l'affidamento diretto dei servizi alla Agenzia non poteva essere effettuato. Soddisfatto l'avv. Michele Coromano, difensore del raggruppamento di imprese: "Sembra che il Consiglio di Stato abbia già voluto anticipare quello che sarà l'esito del giudizio di appello dichiarando, già in sede di giudizio cautelare, che la revoca della gara e l'affidamento dei servizi alla Agenzia sono illegittimi. Abbiamo tuttavia proposto un appello incidentale per ottenere un risarcimento in favore della RTI per equivalente, in quanto il ripristino della gara appare particolarmente difficoltoso soprattutto in considerazione della circostanza che il 50% del servizio è stato ormai già espletato". Così invece il presidente Paolo Spina: "Un'ulteriore vittoria per Confcommercio e per la tutela della trasparenza e delle regole, ma anche per la salvaguardia del prestigio e dell'autorevolezza di un'Associazione che da decenni rappresenta e difende in prima linea le imprese e il territorio in cui operano". Che ha poi aggiunto: "Il Consiglio di Stato ha giustamente confermato la decisione del TAR, in quanto non si possono sottrarre al libero mercato e alla libera concorrenza servizi di importo così rilevanti la cui gestione implica delle competenze specialistiche e tecniche che il nostro RTI era in grado di offrire. Attendiamo fiduciosi l'esito definitivo del giudizio di appello, ma non possiamo che accogliere con orgoglio e soddisfazione questa sentenza".

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