Cnel: "in sette anni perso un milione di posti di lavoro, le famiglia cambiano i loro consumi"

Cnel: "in sette anni perso un milione di posti di lavoro, le famiglia cambiano i loro consumi"

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30 settembre 2014
''L'economia italiana continua ad essere attraversata da una grave crisi, la più pesante dal dopoguerra sia per intensità che per durata. Iniziata nel 2007, la crisi si è protratta
per sette anni, alternando fasi differenti, ma comunque mantenendo il prodotto lungo un percorso tendenzialmente cedente. Tale percorso è stato caratterizzato da ampie divergenze a livello settoriale, con perdite di prodotto e occupazione concentrate nel manifatturiero e nelle costruzioni. Del milione di posti di lavoro persi durante la crisi, più di 400mila sono nell'edilizia, e poco meno nell'industria in senso stretto''. E' la fotografia scatta dal Cnel nel Rapporto sul Mercato del Lavoro 2013-2014. ''Anche a livello territoriale l'intensità della crisi è stata molto diversa. La caduta del Pil al Sud è quasi il doppio di quella delle regioni del centro-Nord. La contrazione in termini di input di lavoro è di quasi 600mila occupati nelle regioni meridionali, e poco più di 400mila nel resto d'Italia. Dalla metà del 2013 hanno iniziato a manifestarsi i primi segnali di stabilizzazione dell'attività economica in Italia". Diversi indicatori "hanno difatti segnalato una inversione di tendenza, senza però tradursi ancora in una vera e propria fase di crescita. Anche il mercato del lavoro è stato condizionato dall'evoluzione del quadro economico generale. La domanda di lavoro ha continuato a ristagnare nella maggior parte dei settori produttivi'', continua il Cnel segnalando anche che in Italia "le famiglie hanno modificato strutturalmente i propri comportamenti di consumo. Ampie fasce della popolazione stanno subendo un arretramento del proprio stile di vita. Sta aumentando la parte della popolazione che sperimenta condizioni di povertà". 
 

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