Come cambiano i confidi con Basilea 2

Come cambiano i confidi con Basilea 2

In un convegno organizzato a Biella da Confcommercio Piemonte si è parlato della fase di transizione del settore della garanzia collettiva in vista dell'imminente entrata in vigore delle regole di Basilea 2.

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19 gennaio 2005
DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO PIEMONTE – FERRUCCIO DARDANELLO – IN MERITO AL REGOLAMENTO REGIONALE n

Con Basilea 2 arrivano i nuovi confidi

 

Nel convegno organizzato da Confcommercio Piemonte, svoltosi a Biella lo scorso lunedì 17 gennaio, si è avuto modo di affrontare l'importante fase di transizione che il settore della garanzia collettiva sta attraversando in seguito alle trasformazioni introdotte dalla legge quadro del 2003 e, soprattutto, in vista dell'imminente entrata in vigore delle regole di Basilea 2. I cambiamenti che interverranno in questo settore provocheranno grandi variazioni nel panorama confidi e ci troveremo di fronte a due categorie di soggetti, con una forte differenziazione sia in termini di possibilità operative, sia in termini di valore delle garanzie prestate: da un lato saranno ancora presenti i tradizionali confidi, dall'altro vi saranno gli intermediari finanziari di garanzia vigilati dalla Banca d'Italia. L'incontro biellese, oltre al presidente Confcommercio Piemonte, Ferruccio Dardanello, ha visto la partecipazione, in qualità di relatori, dell'assessore al Commercio e Bilancio della Regione Piemonte, Gilberto Pichetto Fratin e di diversi esperti del settore confidi. Il nuovo accordo di Basilea 2 pregiudicherà i confidi tradizionali che non potranno più gestire fondi pubblici di agevolazione e vedranno sostanzialmente limitata la propria operatività, mentre permetterà ai confidi intermediari finanziari di operare con garanzie equiparate a quelle prestate dalle banche. Confcommercio Piemonte ha un suo sistema confidi, formato da sei cooperative di garanzia a servizio delle 8 province piemontesi attraverso la settantina di sportelli Ascom Confcommercio, con circa 21.000 soci, per un volume di erogazione fondi che nel 2003 è stato superiore ai 100 milioni di euro. "Tale organizzazione, insieme ai risultati conseguiti, dimostra – dichiara il presidente di Confcommercio Piemonte, Ferruccio Dardanello – quanto questa attività di garanzia ha saputo creare ricchezza ed occupazione, anche in anni di crisi, aiutando nella crescita e nello sviluppo il fondamentale settore del terziario". Per evitare che Basilea 2 abbia come effetto la riduzione del credito destinato alle PMI causando un congelamento dello sviluppo e della crescita in diversi comparti del mercato, Confcommercio Piemonte ha iniziato il suo percorso di evoluzione e aggregazione nel settore di garanzia fidi. "Gli obiettivi che la struttura regionale intende raggiungere e mantenere – ha evidenziato Dardanello -  sono la conservazione della capacità di gestione dei fondi pubblici di garanzia, la capacità di assicurare alle piccole e medie imprese del terziario piemontese tassi di interesse in grado di mantenere l'accesso al credito e la costante partecipazione come protagonista paritaria alle politiche del credito in Piemonte.  E' quanto mai necessario che la Regione Piemonte sappia sostenere e incoraggiare gli sforzi che il sistema imprenditoriale è disposto a compiere, anche in considerazione delle evidenti ricadute sul sistema economico generale".  La necessità di favorire l'evoluzione dei confidi Confcommercio per continuare a svolgere l'importante ruolo di elemento trainante nello sviluppo e crescita del settore terziario è stata riconosciuta anche dall'Assessore regionale al Commercio e Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin: "le nuove regole impongono al sistema della garanzia collettiva fidi alcune necessarie trasformazioni – ha commentato l'Assessore – tra queste fondamentale è quella di creare confidi forti, capaci di ottenere tassi di credito vantaggiosi per le imprese. Questo obiettivo – ha continuato Pichetto Fratin – si può raggiungere solo con soluzioni di aggregazioni che la Regione Piemonte si impegna fin d'ora a promuovere attraverso il collegato alla legge finanziaria regionale. E' necessario sostenere gli imprenditori piemontesi che vogliono scommettere sul futuro e per poterlo fare occorrono strumenti finalizzati a interventi mirati sul territorio, esigenze a cui la Regione certo non si sottrarrà."

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