Commercio e servizi: la fiducia torna a scendere

Torna a scendere a febbraio il clima di fiducia delle imprese del commercio. Pur mantenendosi al di sopra dei valori dello scorso dicembre, l’indice Isae è infatti sceso a febbraio a quota 95,2 (da 99,3), perdendo gran parte del recupero registrato a gennaio.

Il deterioramento della fiducia, spiega l’Istituto di analisi economica, “è attribuibile prevalentemente alla sfavorevole evoluzione dei giudizi sull’andamento corrente degli affari; peggiorano anche le aspettative sull’andamento futuro delle vendite. Sulla fiducia dei commercianti hanno inciso favorevolmente soltanto le scorte”. Poco incoraggianti appaiono anche le previsioni a breve termine sulle dinamiche future degli ordini e dell’occupazione. Segnali decisamente negativi sono emersi dalle imprese della distribuzione moderna, il cui indicatore è sceso a 100,5 (da 108,7), sui minimi dal giugno 2002. Forte preoccupazione anche dalle imprese della distribuzione tradizionale, per le quali la fiducia, pur mantenendosi al di sopra del valore dello scorso  dicembre, è scesa a 92,7 (98,8). Per quanto concerne invece la fiducia nei servizi di mercato, a marzo l’indice è sceso a 12 punti dai 14 di febbraio. “Il deterioramento della fiducia - si legge nella nota dell’Istituto di analisi economica - è da attribuirsi principalmente al ridimensionarsi delle aspettative sulla tendenza generale dell'economia”. Recuperano invece i giudizi sugli ordini correnti (in flessione dal novembre del 2003) e migliorano ancora le previsioni a breve termine sulla domanda. La flessione della fiducia è diffusa in tutti i settori. L’analisi dei saldi nei macrosettori mostra tuttavia l’esistenza di lievi differenze: nei servizi alle famiglie è il solo saldo sulla tendenza generale dell’economia - che peggiora drasticamente nei trasporti e nelle attività immobiliari - a far peggiorare il clima; nei servizi alle imprese e finanziari, invece, calano anche i giudizi sugli ordini.