Commercio estero: a luglio l'avanzo più alto dal 1998

Commercio estero: a luglio l'avanzo più alto dal 1998

Il saldo commerciale è pari a +4,5 miliardi, con avanzi sia con i Paesi Ue (+2,7 miliardi) che extra Ue (+1,8 miliardi). Aumento congiunturale per entrambi i flussi commerciali, più forte per l'import (+2,9 per cento) che per l'export (+0,3 per cento).

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17 settembre 2012

Crescono i flussi commerciali italiani. A luglio, secondo quanto comunica l'Istat, si rileva un aumento congiunturale per entrambi i flussi commerciali, più accentuato per l'import (+2,9%) rispetto all'export (+0,3%). L'aumento congiunturale dell'export è spiegato dalla crescita delle vendite verso i paesi Ue (+0,8%), mentre l'export verso l'area extra Ue è in lieve diminuzione (-0,3%). Particolarmente rilevante è l'incremento delle vendite di beni strumentali (+2,3%). La crescita delle importazioni coinvolge entrambe le aree di interscambio: +3,6% per i paesi Ue e +2,1% per i paesi extra Ue. Incrementi significativi si registrano per i beni strumentali (+5,5%) e i prodotti intermedi (+4,4%). L'aumento tendenziale del valore delle esportazioni (+4,3%) deriva da incrementi sia dei valori medi unitari (+3,8%) sia, in misura più contenuta, dei volumi (+0,5%). La riduzione tendenziale del valore delle importazioni (-4,3%) è determinata da una significativa flessione dei volumi (-7,0%), mentre i valori medi unitari registrano un incremento del 2,9%.
Il saldo commerciale di luglio è pari a +4,5 miliardi di euro, con avanzi sia con i paesi Ue (+2,7
miliardi) sia con quelli extra Ue (+1,8 miliardi). Il dato, riferisce l'Istat, è il più alto dal 1998.
Nei primi sette mesi dell'anno, il saldo commerciale, sostenuto dal forte avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici (+41,9 miliardi), risulta positivo per 4,4 miliardi. L'attivo di beni strumentali contribuisce per quasi il 70% al surplus registrato per i prodotti diversi dall'energia.

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