Il dato definitivo sull'inflazione di settembre, lievemente inferiore rispetto alle prime stime, conferma che gli effetti dell'aumento dell'IVA si registreranno solo ad ottobre quando le modalità e la tempistica della rilevazione permetteranno di cogliere in pieno gli aumenti successivi al 17 settembre, tra cui il sensibile incremento del prezzo dei tabacchi: questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio ai dati diffusi dall'Istat. A conferma di questo, si sottolinea come il dato odierno sia in linea con la nostra stima di fine agosto, cioè una variazione congiunturale nulla nel mese di settembre ed un incremento rispetto all'anno precedente del 3%, nella quale non erano incorporate le variazioni sul versante delle imposte indirette. E la previsione per ottobre della variazione dell'indice dei prezzi al consumo - conclude l'Ufficio Studi - è di +0,4% congiunturale, dato che porterebbe l'inflazione tendenziale a +3,2%.