"Dopo un avvio molto difficile della trattativa, che ci ha visti portare avanti con forza posizioni volte ad evitare una seria penalizzazione dei nostri settori, con ricadute molto gravi sulle imprese, dobbiamo registrare che il Governo ha raccolto alcune tra le nostre proposte, in particolare riconoscendo la giusta esclusione degli stagionali dall'incremento contributivo del costo del contratto a tempo determinato e confermando il mantenimento dell'attuale aliquota contributiva per la disoccupazione, anch'essa fino a ieri destinata ad un incremento significativo. E' un fatto positivo che si sia riconosciuto il valore del terziario di mercato , un settore che negli ultimi dieci anni ha creato quasi 900 mila posti di lavoro e le cui specificità vanno pertanto salvaguardate". Questo il commento del Direttore Generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, in merito al confronto sulla riforma del mercato del lavoro. "Quello che ora va evitato - ha proseguito Rivolta - è che si ingessino con nuova burocrazia e rigidità istituti di flessibilità efficaci, indispensabili e già ampiamente regolati dai contratti collettivi, perché questo, in una fase di recessione piena, ricadrebbe negativamente sulle imprese che operano nel rispetto della legge e dei contratti. Comprendiamo, peraltro, l'ipotesi di chiudere a breve e il richiamo alla responsabilità di tutte le parti sociali a contribuire in maniera costruttiva alla riforma, non più eludibile, del mercato del lavoro". "E dispiace a questo proposito - ha concluso Rivolta - che la Cgil non abbia voluto cogliere l'importanza di condividere l'impianto della riforma usando strumentalmente l'articolo 18 per spiegare le ragioni della sua contrarietà. Insomma, l'annuncio di scioperi e mobilitazioni in questa fase così delicata non favorisce certo il dialogo e riduce i margini di mediazione che in queste ore sono indispensabili per migliorare le misure in esame".