Aperta dalla relazione del presidente provinciale Carlo Galassi, si è svolta l'Assemblea dell'Ascom Modena, Galassi ha voluto rimarcare come la decisione di svolgere l'Assemblea a Mirandola, sia "un atto dovuto quale riconoscimento delle gravi difficoltà di imprenditori e cittadini della Bassa Modenese, in conseguenza del sisma di un anno fa".

 

Aperta dalla relazione del presidente provinciale Carlo Galassi, si è svolta l'Assemblea di Confcommercio Imprese per l'Italia Ascom Modena, articolata in una parte ordinaria, dove il bilancio è stato approvato all'unanimità, e in una straordinaria. In apertura della parte ordinaria, Il presidente Galassi ha voluto rimarcare come la decisione di svolgere l'Assemblea a Mirandola, sia un atto dovuto queale riconoscimento delle gravi difficoltà di imprenditori e cittadini della Bassa Modenese, in conseguenza del sisma di un anno fa. Svolgendo le considerazioni economiche che riguardano le imprese e anche la società civile, Galassi  ha voluto ribadire che, senza il rilancio dei consumi interni, la situazione rischia di diventare avvilente. L'allarme lanciato dal presidente provinciale di Confcommercio, ha poi assunto toni drammatici quando ha parlato del possibile aumento di un punto dell' Iva. In un commento odierno allo slittamento di tre mesi dell'aumento dell'Iva, Carlo Galassi, pur riconoscendolo come  segnale concreto che testimonia l'attenzione del Governo alle difficoltà delle imprese, osserva che la batosta è solo rinviata. Per noi - ha detto Galassi – questo rinvio deve essere solo il primo passo verso la successiva cancellazione dell'aumento IVA. L'impatto di questo aumento su consumi, crescita e occupazione, anche se dovesse partire solo da ottobre, riattizzerebbe comunque  il fuoco della recessione, un fuoco che sta bruciando, visto che i consumi sono in picchiata da diverso tempo.  L'aumento dell'Iva – ha poi spiegato Galassi - è anche controproducente perché impatta sui più deboli e perché si traduce in meno consumi e quindi in meno gettito per lo Stato. Il centro studi Confcommercio calcola che, la manovra IVA, se attuata, ridurrebbe il PIL di un – 0,1% con la conseguente perdita di 20.000 posti di lavoro. Anche riferendoci agli imprenditori della zona di Mirandola (dove si è svolta l'Assemblea Confcommercio) che hanno subito i danni del terremoto di un anno fa - ha proseguito Galassi - va detto con ancor più forza che il futuro del nostro Paese è inscindibilmente legato alle piccole e medie imprese. Ma, nel 2013, il numero di giorni di lavoro necessari per pagare tasse, imposte e contributi raggiungerà il suo massimo storico: 162 giorni (ne occorrevano 139 nel 1990 e 150 nel 2000) contro i 130 della media europea (-24% rispetto all'Italia). Occorre dunque davvero tanta semplificazione di un sistema fiscale tanto penalizzante. Così come è necessario dare nuovo credito alle imprese in grave difficoltà finanziaria, oltre che con un nuovo rapporto col sistema bancario, favorendo la solidità patrimoniale dei Confidi e facilitando il ricorso al Fondo di garanzia per le piccole imprese. L'Assemblea è poi passata alla parte straordinaria approvando all'unanimità una modifica allo Statuto Sociale, volta a favorire la partecipazione della base associativa, istituendo le Assemblee territoriali, le quali designeranno i delegati all'Assemblea provinciale. Invitato dal presidente Galassi, il direttore generale Claudio Furini ha riferito delle azioni di concreto appoggio alle imprese danneggiate dal sisma del maggio 2012, messe in campo da Confcommercio Imprese per l'Italia Ascom Modena. Abbiamo impegnato tutte le nostre energie per ottenere risultati di attenzione ai grandi problemi generati dal terremoto – ha detto Furini – purtroppo ancora tanto, forse troppo, resta da fare, ma il nostro messaggio è quello di non arrenderci, di tenere duro, puntando a far rifiorire l'economia e la normale vita sociale dei territori colpiti dal sisma.