Confcommercio Napoli: "Squilibrio finanziario del Comune colpirà anche le Pmi"

Confcommercio Napoli: "Squilibrio finanziario del Comune colpirà anche le Pmi"

Il presidente Russo: "Le misure che il Comune dovrà prendere per evitare il dissesto destano preoccupazioni sul probabile aumento del prelievo fiscale e del costo dei servizi pubblici locali che colpiranno le piccole e medie imprese commerciali".

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5 novembre 2012

"La preoccupante situazione di squilibrio finanziario del Comune di Napoli e le misure che l'Ente in
questione e' tenuto ad adottare per evitare il dissesto secondo quanto disposto dal recente decreto legge n.174/12 destano fondate preoccupazioni sulle prevedibili ricadute che un probabile aumento del prelievo fiscale e del costo dei servizi pubblici locali avranno sulle piccole e medie imprese commerciali''. Lo ha detto Pietro Russo, presidente di Confcommercio Napoli, commentando il riequilibrio finanziario previsto dal decreto. ''Nell'attuale momento di grave e persistente crisi economica che sta colpendo duramente i settori rappresentati e che sta portando alla progressiva chiusura di numerose aziende - ha aggiunto Russo - non e' in alcun modo accettabile la preannunciata manovra di risanamento dei conti pubblici comunali che venendosi ad aggiungere alla insostenibile pressione fiscale operata dal governo avrebbe un ulteriore sicuro effetto depressivo sul sistema economico del territorio''. ''Aggravare ancora una volta la leva impositiva sulle imprese - ha evidenziato il numero uno di Confcommercio napoletana - equivale ad infliggere al commercio napoletano un altro duro colpo ed e' per questo che quale organizzazione maggiormente rappresentativa di tutti i comparti del terziario abbiamo deciso di sollecitare i parlamentari locali affinche' anche per Napoli si adotti il metodo applicato per Roma evitando manovre di tipo vessatorio che come detto finiscono con il pesare sempre sulle imprese''.

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