Confida: la distribuzione automatica tra mercato e innovazione

Confida: la distribuzione automatica tra mercato e innovazione

A Roma, presso la sede nazionale di Confcommercio, si sono svolti gli Stati Generali del Vending. Il settore dovrebbe chiudere l'anno con dati in linea con quelli del 2010.

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9 novembre 2011

A Roma, presso la sede nazionale di Confcommercio, si è tenuta la "due giorni "degli Stati Generali del Vending, organizzati da Confida, l'Associazione italiana della distribuzione autromatica. Nel suo indirizzo di saluto, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato la difficoltà dell'attuale situazione economica richiamando la politica ad un impegno forte per sostenere il Paese. "La situazione è difficile- ha detto Sangalli- e le imprese stanno pagando un prezzo molto alto. Tuttavia il terziario continua ad essere una risorsa occupazionale anche in questo momento e affonta la crisi anche in mancanza di quegli strumenti fondamentali per la propria crescita". Elementi che, ha ricordato il presidente Sangalli, sono quelli che Confcommercio "invoca" da tempo: "il varo della riforma fiscale inserita nel più ampio quadro del federalismo fiscale che possa consentire alle imprese di tornare a crescere senza il peso sempre più soffocante delle tasse e della burocrazia". Secondo Sangalli, il terziario è un fattore determinante per la crescita complessiva del Paese e quindi sono necessarie politiche che consentano alle imprese di questo settore di trainare la ripresa economica. "Non si può tenere in panchina - ha concluso Sangalli -uno dei giocatori più forti quando si sta giocando la partita decisiva". Dopo il presidente Sangalli, ha preso la parola Lucio Pinetti il presidente di Confida. "Il perdurare della stagnazione economica e della contrazione della propensione ai consumi ci danno consapevolezza che abbiamo a che fare con un contesto di minori opportunità rispetto al passato e che, pertanto, abbiamo la necessità di ripensare al futuro del Vending, sforzandoci d'immaginare ciò che ancora non è stato fatto". "Analizzando la situazione del settore - Pinetti ha sottolineato la tenuta del settore della distribuzione automatica in Italia che dovrebbe chiudere l'anno in linea con i dati del 2010, vale a dire 2,4 miliardi di euro. Sono oltre 2 milioni le 'macchinette' installate in Italia in uffici, fabbriche, ospedali, luoghi di transito, una ogni 29
abitanti, utilizzate ogni giorno da 22 milioni di persone per un totale di 6,3 miliardi di consumazioni.
''La crisi non incide nei consumi finali quanto piuttosto nelle aziende produttrici costrette a rallentare gli investimenti'' ha spiegato Pinetti. "Uno dei punti di forza del settore e' l'offerta a prezzi piu' contenuti di prodotti che vengono distribuiti sul mercato anche da altri canali, ma una cosa e'
andare a prendere un caffe' al bar, altro e' alla macchinetta; e' una ritualita' diversa che non si fa concorrenza''. Quanto ai prezzi dei prodotti erogati dalle macchinette, gli unici a essere aumentati di circa il 7% (''primo ritocco dall'era dell'euro''), sono stati acqua e caffe'.






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