Cuneo: Confcommercio a difesa dei negozi di vicinato

Cuneo: Confcommercio a difesa dei negozi di vicinato

Campagna promozionale dell'Associazione nel capoluogo e in provincia. Isoardi: "il punto vendita tradizionale, che spesso si trova sotto casa - ribadisce gli elementi distintivi che possono e devono fare la differenza".

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6 novembre 2012

Non si parla di sconti, prezzi ed offerte speciali nella campagna promozionale attuata da Confcommercio a Cuneo e nell'area del capoluogo. Sul piatto, invece, sono poste alcune delle prerogative di un sano rapporto tra cliente e operatore di negozio di vicinato. L'asserzione, riportata su manifesti e vetrofanie, ribadisce come ogni giorno, compresi nel prezzo, dentro la spesa, ci siano fattori che la rendono apprezzabile e, per certi versi, unica. A scendere in campo sono la professionalità, la qualità, la fiducia, l'eccellenza, la garanzia, il verificarsi di eventi, la validità a livello occupazionale. "Il punto vendita di dimensioni contenute, quello tradizionale che spesso si trova sotto casa - spiega Luigi Isoardi, presidente dell'Assoziazione provinciale - ribadisce le sue peculiarità, gli elementi distintivi, quelli che possono, anzi devono, fare la differenza. Il tutto, in un momento non certo facile per il commercio, provato duramente dal calo del potere di acquisto, legato ad una crisi che è pesante e, dopo aver toccato il punto più basso, stenta a trovare spunti per un miglioramento che potrebbe essere vicino, ma non si è ancora manifestato". Di qui l'azione di rilancio di immagine del comparto che sfida gli accorgimenti consueti, non parla di riduzioni di prezzo, ma fa leva sulle doti di operatori che, in un contesto concorrenziale sempre più complesso, rilanciano requisiti storici e mettono in campo preparazione, attenzione alle esigenze della clientela, alta specializzazione e importanza del rapporto interpersonale di fiducia tra chi vende e chi compra. La campagna andrà avanti per alcune settimane. Manifesti e volantini, distribuiti in città, nei centri limitrofi e nelle valli, ne indicano gli obiettivi e invitano alla riflessione. "Il concetto che, entrando nel negozio tradizionale, si beneficia di una serie di prerogative che stanno alla base di una corretta politica di scambio - aggiunge Isoardi -ci pare decisamente convincente e si configura come caratteristica non duplicabile in un sistema che, invece, punta sul distacco tra cliente e sistema di approvvigionamento, in nome di una totale autonomia sull'uno e sull'altro versante, gestita alla luce di un solo criterio dominante: quello del prezzo. Per questo, in un periodo di attività commerciale non esaltante, racchiuso tra il fine estate ed il periodo delle festività, abbiamo attuato la campagna, nell'intento di suggerire alla clientela ed agli stessi operatori spunti per rinvigorire un rapporto che va ben al di là della semplice cessione e acquisizione merceologica".

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