Da Sacconi una nuova stagione per "i liberi e i forti"

Da Sacconi una nuova stagione per "i liberi e i forti"

Presentato a Milano, alla presenza del presidente Sangalli, il libro del ministro del Lavoro "Ai liberi e forti. Valori, visioni e forma politica di un popolo in cammino".

DateFormat

2 novembre 2011

A Milano, presso la Sala Auditorium dell'Assolombarda, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, ha presentato il suo ultimo libro "Ai liberi e forti. Valori, visioni e forma politica di un popolo in cammino", edito da Mondadori. All'evento ha partecipato anche il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. "E' un libro - ha detto Sacconi - che spero possa accompagnare questo tempo difficile con delle chiavi di lettura delle difficoltà che viviamo e sopratutto richiamando i valori della tradizione nazionale, strumenti con i quali governare il cambiamento". Oltre novant'anni fa anni il partito popolare di Don Luigi Sturzo lanciò un celebre appello "ai liberi e forti a cooperare ai fini superiori della Patria senza pregiudizi né preconcetti". Un manifesto rivolto ad allargare la partecipazione popolare ad uno Stato unitario nato in contrapposizione ad una parte importante della società italiana. Sacconi propone oggi un manifesto analogamente dedicato a "un popolo di liberi e forti che, ancorato ai valori della tradizione nazionale, ha saputo resistere al fascino delle ideologie totalitarie, che diffida degli interessi particolari che pretendono di farsi bene comune ed è responsabilmente orientato a non attendere con passività dallo Stato le risposte ai propri bisogni, perché intento a costruirle attraverso forme comunitarie". Sacconi assume quale metodo del buon governo per lo sviluppo integrale della nazione quella "laicità adulta", comune a credenti e non credenti, che sa riconoscere e promuovere il valore della vita nelle umane fragilità, nella procreazione, nella ricerca scientifica e tecnologica. Il manifesto disegna l'obiettivo di una società attiva, inclusiva e insieme competitiva "perché si realizza attraverso il riequilibrio demografico, elevati livelli di partecipazione ad attività educative finalizzate alla occupabilità, il superamento di ogni divario territoriale, la diffusione delle nuove tecnologie, la valorizzazione delle risorse storiche e naturali".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca