Via libera dell'Aula, ma Governo battuto su un odg che lo impegna a consentire la commercializzazioni di buste realizzate con qualunque materiale, purché biodegradabile. Masciocchi (Confcommercio): "impatto neutro per i nostri settori".

L'Aula della Camera ha approvato il decreto ambiente, che contiene numerose norme sui rifiuti, con
382 sì, 74 no e 17 astensioni. Il dl torna ora in Senato, che l'aveva votato in prima lettura il 23 febbraio, per il via libera definitivo. Da segnalare che prima dell'approvazione definitiva, il Governo era stato battuto su un ordine del giorno presentato dalla Lega che impegna l'esecutivo "ad adottare con urgenza ulteriori iniziative normative volte a prevedere che il decreto ministeriale di cui all'articolo 2, comma del provvedimento, da emanare entro il 31 dicembre 2012, consenta, oltre la
commercializzazione dei sacchi monouso per asporto merci conformi alla norma armonizzata UNI EN 13432:2002, secondo certificazioni rilevate da organismi accreditati e di quelli riutilizzabili
realizzati con altri polimeri e dotati di determinati spessori ed accessori, anche di quelli realizzati con qualunque altro materiale purché biodegradabile". Per il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini,
l'odg ''personalmente crea qualche imbarazzo perché cerca di stabilire criteri di biodegradabilità diversi da quelli Ue. Ora il governo dovrà pensarci su''. Per il ministro verrà comunque ''attuato rigorosamente ma in base a specifiche tecniche dei processi Ue affinché un sacchetto sia considerato biodegradabile e compostabile". L'impatto della modifica "è neutro per i nostri settori, non ci riguarda specificamente", commenta il responsabile del settore Ambiente e Utilities di Confcommercio, Pierpaolo Masciocchi. "Resta ferma la nostra valutazione positiva sul provvedimento, soprattutto sulla proroga al 2013 dello smaltimento delle scorte di magazzino e del conseguente apparato sanzionatorio".