Disoccupazione al top dal 2001

Disoccupazione al top dal 2001

A gennaio il tasso si attesta al 9,2 per cento, in aumento dello 0,2 per cento in termini congiunturali e dell'1 per cento sull'anno precedente. In aumento anche il numero di occupati (+0,1 mensile e +0,2 annuo).

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1 marzo 2012

Sale ancora il tasso di disoccupazione, ai massimi da undici anni. A gennaio, secondo quanto
riferisce l'Istat, si attesta al 9,2%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di
1 punto percentuale rispetto all'anno precedente. Il dato è ai massimi dal primo trimestre 2001, quando era al 9,3%, e anche rispetto all'inizio delle serie storiche a gennaio 2004. Il numero dei disoccupati è pari a 2,312 milioni, in aumento del 2,8% rispetto a dicembre (64mila unità). Su base
annua si registra una crescita del 14,1% (286mila unità). Il dato, spiega l'Istat, segna il record dal terzo trimestre 2000 quando si era attestato a 2,369 milioni di unità. L'allargamento dell'area della disoccupazione riguarda sia gli uomini sia le donne, mentre tra i giovani uno su tre tra quelli attivi è
disoccupato. Il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 31,1%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011. Per quanto riguarda infine il numero di occupati, registra una variazione dello 0,1% (+18 mila unità) rispetto a dicembre 2011. Il risultato positivo interessa sia la componente maschile sia quella femminile. Nel confronto con l'anno precedente l'occupazione segnala una variazione pari allo 0,2% (+40 mila unità). Il tasso di occupazione è pari al 57%, in aumento nel confronto congiunturale di 0,1 punti percentuali e di 0,2 punti in termini tendenziali.

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