E' positivo il primo bilancio della Cts di Cuneo

E' positivo il primo bilancio della Cts di Cuneo

Nel primo anno di attività, la cooperativa di garanzia del commercio, turismo e servizi nata nell'ambito di Confcommercio Cuneo ha favorito finanziamenti per 43 milioni di euro e raggiunto la quota di circa 7mila soci.

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16 gennaio 2004
E’ positivo il primo bilancio della Cts di Cuneo

E’ positivo il primo bilancio della Cts di Cuneo

 

Con l’approdo al 2004, la cooperativa di garanzia del commercio, turismo e servizi traccia il suo primo bilancio annuale dalla costituzione, a cavallo tra il 2002 ed il 2003. Nata nell’ambito di Confcommercio Cuneo per favorire l’accesso al credito alle piccole e medie imprese, garantendo una buona parte dei finanziamenti erogati da una ventina di banche convenzionate, ha svolto, nell’anno appena concluso, un notevole lavoro di consolidamento della propria presenza, affrontato un migliaio di pratiche, favorito finanziamenti per l’ammontare di 43 milioni di euro circa e visto accrescersi il numero dei soci, giunti quasi a quota 7000.

“Nel corso dell’anno appena concluso, dopo la creazione della nuova cooperativa a seguito della fusione delle due precedenti, rivolte separatamente ai titolari di punti vendita ed ai gestori di bar, ristoranti, alberghi e pubblici esercizi in genere – spiega il presidente della società, Ferruccio Dardanello – si è puntato alla crescita ed all’impegno nell’adeguarsi ad un mondo del credito in costante evoluzione. In futuro sarà necessario accentuare la collaborazione con enti quali la Regione e la sua finanziaria Finpiemonte, al fine di portare avanti il ruolo di volano, con il coinvolgimento di cifre importanti ed il rilancio degli investimenti in momenti difficili per il comparto commerciale, turistico e dei servizi”.

In effetti il 2004 sarà denso di novità, a seguito dell’accordo denominato Basilea 2 che riguarda il sistema bancario e incide sulla possibilità di fornire garanzie sui mutui e prestiti. Oltre a questo si registreranno le conseguenze dei cambiamenti relativi al   diritto societario e ci si dovrà adeguare alla nuova legge quadro sui Confidi. Di qui la necessità di ulteriori adeguamenti, ispirati alla massima attenzione nei confronti dei soci per incrementarne il numero e potenziare i servizi loro offerti.

 

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