Farmers market: Federdistribuzione dice no alle imposizioni

Farmers market: Federdistribuzione dice no alle imposizioni

Il presidente Barberini sottolinea che la Gdo è disponibile a valutare la compatibilità di punti vendita gestiti dai produttori all'interno dei supermercati. Ma non a prezzo di eventuali "incentivazioni forzate".

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16 settembre 2008
Farmers market: Federdistribuzione dice no alle imposizioni

Farmers market: Federdistribuzione dice no alle imposizioni

 

La Grande distribuzione organizzata è disponibile a valutare la compatibilità di punti vendita gestiti dai produttori all’interno dei supermercati, secondo la proposta del premier Berlusconi, ma respinge eventuali “incentivazioni forzate” delle istituzioni sulla nuova formula. “Se i farmers market – ha detto il il presidente di Federdistribuzione, Paolo Barberini - dovessero davvero rappresentare un’iniziativa seria e non una mera operazione di marketing, saremmo disponibili a valutarne la compatibilità con i nostri punti vendita. Questa nuova formula commerciale deve avere la libertà ma anche la forza di affermarsi presso i consumatori, senza godere di forme di 'incentivazione forzata' o 'protezione' da parte delle istituzioni. Il mondo della distribuzione, e in particolare la GDO, non deve essere in qualche modo obbligato a ospitare queste formule nei propri spazi, ma deve essere libero di farlo”.

Barberini ha sottolineato inoltre come i prodotti italiani competitivi e di qualità siano già presenti sugli scaffali della Grande Distribuzione Organizzata, che è comunque aperta a valutare qualsiasi opportunità sull’offerta alle famiglie. “Un punto fondamentale – ha proseguito - è però che, per tutelare la sicurezza dei consumatori e un concetto di corretta concorrenza tra operatori e formule commerciali diverse, l’attività di vendita dei farmers market deve essere effettuata nel pieno rispetto delle normative della distribuzione sotto il profilo amministrativo, igienico/sanitario e fiscale. C’è poi da chiedersi se un agricoltore che diventa anche commerciante debba continuare a godere dei sussidi dedicati al settore agricolo”. “Una volta rispettate regole e norme comuni ed eliminati i sussidi – ha concludìso Barberini - andrà verificata l’effettiva competitività del prodotto”.

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