Federdistribuzione: "più concorrenza per frenare i prezzi"

Federdistribuzione: "più concorrenza per frenare i prezzi"

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16 novembre 2011

''Dopo i recenti provvedimenti di inasprimento fiscale, come l'aumento delle accise e dell'Iva, ciaspettavamo questo dato sui prezzi'', dice Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, commentando i dati sul carovita diffusi dall'Istat. ''L'aumento dell'inflazione che si concentra sui 'consumi obbligati' indebolisce il potere d'acquisto delle famiglie penalizzando le spese, ma incide anche sui costi delle imprese, diminuendo la loro capacità di fare investimenti finalizzati allo sviluppo''. ''Per il 2011 stimiamo ad esempio un aumento dei costi di trasporto del 6-8% determinato dall'incremento dei carburanti, e una crescita dell'8-10% dei costi dell'energia a
causa di un aumento delle tasse che ha ormai raggiunto il 37%''. "'Auspichiamo - prosegue Cobolli Gigli - che il nuovo governo possa finalmente mettere in atto quelle misure in materia di maggiore concorrenza e libertà d'impresa richieste dalla Ue e in grado di arginare l'aumento dei prezzi e contribuire al rilancio dell'economia del Paese''.


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