Federpreziosi: domenica a Torino il Consiglio Direttivo

Federpreziosi: domenica a Torino il Consiglio Direttivo

Il presidente Aquilino: "Il nostro obiettivo è una federazione forte, decisa ad investire sul cambiamento, capace di accompagnare le imprese verso l'innovazione e nell'innovazione che non teme il confronto aperto con le altre associazioni imprenditoriali".

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16 ottobre 2014

 

Il presidente Giuseppe Aquilino intende riservare qualche sorpresa nella riunione del Consiglio Direttivo che si tiene a Torino domenica 19 ottobre alle 15 (presso Palazzo Carignano, sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, via delle Scienze 5, Sala Codice). Non sarà solo la tradizionale relazione di quanto fatto e di quanto resta da fare, la presentazione del bilancio delle entrate e delle uscite, l'ennesima elencazione dei mali del settore, ben noti agli associati di Federpreziosi Confcommercio, che vengono costantemente aggiornati in tempo reale sui "lavori in corso" con circolari, newsletter, notizie sul sito web, incontri presso le Sedi territoriali. Non si tratta di una riunione ordinaria di Direttivo intesa a informare, ma un confronto, un "consulto" fra imprenditori per conoscere, condividere e rimettere sul tavolo tutte le carte delle partite in corso. La diagnosi delle sofferenze del comparto è chiara, tutte le terapie sono state applicate: se altre sono possibili è questo il momento per individuarle. Oggi sono tante le problematiche sul tappeto: troppe per le imprese che alla Federazione chiedono soluzioni,  ritenendo che fin qui si siano fatte solo parole e grandi proclami e vedendo le loro aspettative disattese. Prima tra tutte la pressione fiscale, di fatto incompatibile con qualsiasi concreta prospettiva di ripresa economica. L'aver aumentato l'IVA  senza  quantificare il danno che ne sarebbe derivato ai consumi ed all'erario.  Ma, soprattutto,  l'imposizione del redditometro in una fase di grave recessione con modalità che hanno spaventato solo i cittadini onesti: l'aver  stabilito un limite irrazionale all'uso del contante che ha spostato ingenti flussi turistici verso altre destinazioni ha dell'incredibile per un paese che pensa di poter combattere l'evasione fiscale con sistemi e metodi considerati assai discutibili. "Personalmente - ha detto Aquilino - ritengo che Federpreziosi debba  continuare ad essere una organizzazione unita, animata dalla stessa speranza, sostenuta dalla fiducia, sicura dei suoi uomini, autorevole nella proposta, capillare nella presenza, rispettosa delle sue regole, avanzata nei suoi processi operativi, punto di riferimento per l'intero mondo orafo gioielliero ed orologiero. Questa è la nostra meta, il nostro obbiettivo a breve termine: una Federpreziosi forte, decisa ad investire sul cambiamento, capace di accompagnare le imprese verso l'innovazione e nell'innovazione che non teme il confronto aperto con le altre associazioni imprenditoriali, con le quali abbiamo avviato rapporti di collaborazione schietti e sinceri". Il neo eletto Presidente degli Orafi Torinesi di Confcommercio, che con i colleghi dell'Associazione ha avuto un importante ruolo nell'organizzazione, ripone grande fiducia in un confronto franco e al tempo stesso  affrontato con positività. "Abbiamo chiuso la prima pesante parte dell'anno con la speranza che alla ripresa dopo l'estate ci sarebbero stati segnali incoraggianti,"  è il pensiero di Fulvio Pertica "ma ora questi segnali ancora non si vedono. Siamo tutti consapevoli di avere davanti a noi una strada in salita ma dobbiamo credere che la meta possa essere raggiunta: deve essere raggiunta, dobbiamo farcela. La scelta ambiziosa di riunire i colleghi di tutta Italia in una sede quale è Palazzo Carignano vuole essere anche simbolica: qui sono nate grandi cose. Di qui può nascere un nuovo modo di essere una categoria veramente unita di professionisti".

 

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