Fiat: Governo in pressing, convocato Marchionne

Fiat: Governo in pressing, convocato Marchionne

Sabato a Palazzo Chigi vertice sul futuro dell'azienda. Da una parte Monti, Passera e Fornero, dall'altra Marchionne ed Elkann. Bonanni: "la Fiat ci convochi subito".

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19 settembre 2012

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, scende in campo sul caso Fiat: l'incontro con Sergio
Marchionne, di ritorno dagli Usa, sarà sabato alle 16 a Palazzo Chigi. Ci saranno il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, il ministro del Lavoro Elsa Fornero e il presidente
della Fiat, John Elkann, che assicura: ''la famiglia è unita e dà pieno sostegno a Marchionne''. E agli attacchi del patron di Tod's, Diego Della Valle, replica ''non capisco il suo livore. Sono stupito che alla sua età e con le aspirazioni che ha agisca in modo così irresponsabile''. Dall'Europa arrivano segnali affatto rassicuranti. In un mercato dell'auto, che chiude i mesi estivi in profondo rosso, Fiat subisce un calo delle immatricolazioni del 16,4% a luglio e del 17,7% ad agosto e scivola all'ottavo posto, con la quota che scende nei due mesi rispettivamente al 6,5% e al 5,2%. Dati pesanti che hanno contraccolpi anche a Piazza Affari, dove il titolo chiude in calo del 2,5%. ''Il piano di investimenti - afferma Elkann - deve tenere conto di una situazione molto difficile. Stiamo valutando la situazione per andare avanti in modo oculato e responsabile. Siamo consci delle nostre responsabilità, siamo orgogliosi così come Marchionne e tutti i nostri dipendenti, di fare parte di un grande gruppo automobilistico. Sono molto fiducioso nel futuro della società''. In partenza dagli Usa parla per la prima volta Marchionne che, in un'intervista a Repubblica, afferma: ''non ho parlato di esuberi, non ho proposto chiusure di stabilimenti, non ho mai detto che voglio andar via. Ci vuole una responsabilità molto elevata per fare queste scelte oggi''. Il manager promette che cercherà ''di assecondare la ripresa del mercato Usa sfruttandola al massimo per acquisire quella sicurezza finanziaria che mi consenta di proteggere la presenza''. Marchionne ricorda che la Fiat sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo a questa perdita con i successi all'estero, Stati Uniti e Paesi emergenti. Queste sono le uniche due cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa''. ''Una bella intervista
sotto tanti punti di vista'', commenta il ministro Fornero, mentre per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ''Marchionne ha tenuto una posizione molto difensiva, nella quale, però, non dà le risposte di cui il Paese ha bisogno''. ''Non sono rassicurazioni, è solo un modo per prendere tempo'', osserva Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom. Il segretario della Cisl Bonanni chiede a Marchionne di convocare subito i sindacati ''dopo il suo comunicato improvvido ed equivoco' che ha creato confusione''. 'Ci deve dire - afferma - se il piano che ci aveva presentato sarà ancora valido non appena il mercato riprenderà".


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