Fiavet querela Ryanair

Fiavet querela Ryanair

Il presidente Cassarà spiega i motivi della decisione: "le dichiarazioni in merito alla decisione di Easy Jet di aggredire il corporate travel europeo attraverso le agenzie di viaggio, erano prive di fondamento e lesive dell'onorabilità della categoria".

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1 febbraio 2008
Fiavet querela Ryanair

Fiavet querela Ryanair

 

“Era un atto dovuto a tutela dell’onorabilità delle migliaia di agenti di viaggio che operano sul territorio nazionaleâ€�. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Fiavet, Giuseppe Cassarà, nell’annunciare di aver sporto querela contro Peter Sherrard, head of communications del vettore low cost Ryanair. “Le dichiarazioni rilasciate dall’alto dirigente della Compagnia aerea - ha detto ancora Cassarà - all’indomani della decisione di Easy Jet di aggredire il corporate travel europeo attraverso la distribuzione via GDS (Amadeus e Galileo) e quindi tramite le agenzie di viaggio, erano, oltrechè gratuite e prive di ogni fondamento, altamente lesive dell’onorabilità di una categoria che assicura da sempre, con professionalità e competenza, la distribuzione di prodotti turisticiâ€�. “Voglio ricordare â€" ha aggiunto Cassarà - che in quell’occasione il Sig Sherrard definì le agenzie di viaggio “i rami secchi dell’industria turisticaâ€� e gli agenti di viaggio “i più costosi parassiti del comparto turisticoâ€�.

La decisione della Fiavet di adire le vie legali per la tutela dell’onorabilità e dell’immagine della categoria erano state più volte anticipate dal presidente della Fiavet il quale non ha mai mancato di stigmatizzare il comportamento di Ryanair, soprattutto in considerazione del fatto che la Federazione non ha mai preso alcuna posizione nei confronti della compagnia aerea, neppure quando la stessa aveva autonomamente deciso di non avvalersi più della rete agenziale per la vendita dei propri servizi. “Le agenzie di viaggio, ha continuato Cassarà, hanno saputo in ogni circostanza adattarsi ai profondi cambiamenti che hanno interessato il settore in quest’ultimo decennio, dimostrando, anzi, professionalità e capacità di adattamento insoliti nel mondo del lavoro. Come è accaduto nel caso dell’azzeramento delle commissioni aeree che avevano in qualche modo messo a repentaglio la loro stessa esistenza o quando, all’indomani dell’11 settembre, il turismo internazionale si è praticamente fermato. La reazione della categoria di fronte a queste frasi oltraggiose non poteva che essere netta e decisa almeno per altre due ragioni. In primo luogo perché, anche dopo la decisione di Ryanair di affidarsi al web, la rete agenziale ha continuato, sia pure indirettamente, ad alimentare gli interessi della compagnia, senza peraltro essere minimamente remunerata. In secondo luogo perché in qualche modo le espressioni del Sig. Sherrard colpiscono anche quel 22% di viaggiatori che continuano a rivolgersi all’agenzia di viaggi per l’acquisto della biglietteria aerea e di altri prodotti turistici�. Parallelamente alla querela è partita da parte della Fiavet anche un’indagine, attraverso le proprie Associazioni Regionali, tendente a far luce sui sostegni economici che Ryanair riceve nel nostro Paese, attraverso le gestioni aeroportuali con fondi pubblici. Dai primi dati acquisiti sembra che l’entità complessiva dei contributi dati a Ryanair sia notevole ed occorrerà verificare la compatibilità con le normative europee e del Garante della Concorrenza.

 

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