Fiva e Anva insieme contro l'abusivismo commerciale

Fiva e Anva insieme contro l'abusivismo commerciale

Lettera aperta dei presidenti Giacomo Errico e Mario Zecchini al ministro Maroni e ai prefetti. Due giornate di sensibilizzazione dei consumatori.

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24 novembre 2009

 

 

Due giornate di informazione sui mercati di tutta Italia, una lettera aperta al ministro dell’Interno Maroni e ai suoi ‘luogotenenti’ sul territorio, i Prefetti. È la ricetta di Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti – che insieme rappresentano la quasi totalità delle imprese di commercio ambulante e su aree pubbliche – che scendono in campo con grande determinazione per sensibilizzare l’opinione pubblica, le autorità e i consumatori sui guasti prodotti dall’abusivismo commerciale. Il 27 e 28 novembre, dunque, sui mercati di tutta Italia si terrà un volantinaggio unitario sul dilagare dell’abusivismo. Per ribadire ai cittadini – non sempre ignari – che acquistare prodotti di dubbia fattura e provenienza spesso alimenta gli affari della criminalità organizzata; e per incalzare le Istituzioni sulla necessità di adottare misure urgenti per contrastare e prevenire il fenomeno. I presidenti di Fiva e di Anva, Giacomo Errico e Mario Zecchini, illustrano un quadro allarmante: “L’abusivismo – specie quello su aree pubbliche, e specie negli ultimi anni – è diventato tanto pervasivo da non potere più essere considerato una distorsione marginale del mercato. Oltre a costare allo Stato ogni anno come una Finanziaria in termini di evasione (2-3 miliardi di euro di l’Iva, 3-3,5 miliardi di imposte sul reddito, senza contare i mancati introiti per Inps o Tosap), genera competizione sleale e talvolta costituisce un problema di ordine pubblico: non sono più episodici i casi di tensione o di ‘rivolta’ degli abusivi contro le Forze dell’ordine”. Errico e Zecchini segnalano anche i forti rischi sociali di questa deriva: “Succede così che i mercati nelle nostre città – da sempre punto di socialità e aggregazione – rischiano di diventare luoghi da evitare, fonte di pericolo e di confusione. La situazione diventa poi paradossale quando si sottopongono ai controlli gli imprenditori regolari e si lasciano operare impuniti gli irregolari”. L’iniziativa è patrocinata dal ministero degli Interni, che si è mostrato pronto ad ascoltare le ragioni dell’allarme e del profondo disagio della categoria.

 

 

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