Fmi: "Delega fiscale ok ma mancano interventi sul costo del lavoro"

Fmi: "Delega fiscale ok ma mancano interventi sul costo del lavoro"

Dal Fondo Monetario Internazionale sostanziale promozione del provvedimento del governo. Restano alcuni nodi come l'alta tassazione sul lavoro e la base imponibile dell'Iva.

DateFormat

2 ottobre 2012

E' una sostanziale promozione quella del Fondo Monetario Internazionale sulla delega fiscale varata
dal governo italiano e attualmente all'esame del Parlamento. Contiene delle misure che porteranno ''un significativo miglioramento'' per l'Italia in termini strutturali, rilevano i funzionari di Washington. Ma restano aperte alcune questioni, tra le ''debolezze piu' profonde del sistema'', come l'alta
tassazione sul lavoro e la base imponibile dell'Iva. Problemi connessi questi (sui quali il Fondo rileva che la delega e' ''silente'') perche' aumentando la tassazione sulle cose si potrebbe diminuire quella sulle persone. Ma al momento il governo non vede possibili novita'. Neanche per il fondo
taglia-tasse da alimentare con i proventi della lotta all'evasione. ''Si vedra' con il prossimo governo'', dice il sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani. Il rinvio e' nelle cose. Il fondo, istituito per il 2014 dal precedente governo che lo ha anche anticipato al 2013, non agira' comunque automaticamente. ''Nella misura in cui si dimostrera' che i risultati della lotta all'evasione sono
positivi e se ci saranno le condizioni macroeconomiche'' si potra' anche pensare ad unalleggerimento della pressione fiscale. Per ora la partita e' dunque rinviata, nonostante le pressioni di Confindustria e sindacati, e nonostante anche il fatto che l'idea del fondo per il calo delle tasse sia oggetto di emendamenti trasversali proprio alla delega fiscale. Sul cuneo fiscale Ceriani e' esplicito: ''Sono stati stanziati 5 miliardi di euro nel Salva-Italia, per ridurre, in particolare il cuneo fiscale sul lavoro femminile e giovanile. Non facciamo nulla di piu', per ora riteniamo che non c'e' bisogno di ulteriori manovre in questo senso''. Tempi non immediati anche per la revisione delle cosiddette 'tax expenditures', i 720 sconti fiscali censiti che drenano 260 miliardi di euro l'anno. ''Ma non ci si possono aspettare risultati miracolistici'', avverte Ceriani. Parlando della delega, Ceriani ci tiene a precisare che ''non e' una riforma, non ha l'ampiezza delle iniziative di riforma onnicomprensive. Le riforme di questo tipo si fanno una volta al secolo''. Il governo con la delega ''si e' concentrato solo sulle cose indispensabili e urgenti'', come la certezza del diritto, la riforma del catasto (definita dal sottosegretario ''un compito storico''), la tassazione delle imprese. ''E' possibile su questo trovare consenso'', ha assicurato Ceriani pensando ai lavori del Parlamento. Il voto sul ddl in Commissione Finanze della Camera dovrebbe partire proprio questa sera. Al momento il governo non pensa a proprie proposte di modifica; quanto ai tempi di attuazione, Ceriani e' ottimista: la delega e i decreti attuativi saranno tutti approvati entro la fine della legislatura.In arrivo con la legge di stabilita' qualche novita' sull'Imu: l'imposta non sara' toccata nella sua struttura di fondo ma potrebbe essere ridisegnato il criterio per il riparto del gettito tra Stato e Comuni.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca