Da Cernobbio, il ministro del Turismo e degli Affari Regionali ha indicato i gravi problemi del settore. "Bisogna cambiare approccio e sfruttare l'innovazione".

Il ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi, ha partecipato alla sessione del Forum di Cernobbio dedicata a innovazione, turismo e cultura.: "Il turismo in Italia ha un valore aggiunto di 40 miliardi nel 2010". "Si tratta di un settore - ha detto Gnudi - che sta diventando uno dei più importanti al mondo". Il problema secondo Gnudi, è che "la domanda sta cambiando e bisogna capire questi cambiamenti. Purtroppo la nostra quota di mercato si sta riducendo, i ricavi da turismo sono più bassi di quelli di Francia e Spagna". "Il turismo - ha aggiunto Gnudi - può essere una delle leve principali per la ripresa del nostro Paese. Ma ci sono grandi problemi: grave deficit infrastrutturale, pochi collegamenti con i Paesi extraeuropei, ridotta dimensione delle nostre imprese turistiche e un rapporto qualità prezzo assolutamente insufficiente". "Un altro grande problema - ha detto Gnudi - è che non abbiamo operatori turistici internazionali". Anche l'eccessivo localismo secondo il ministro è un problema che il nostro Paese deve superare: "dobbiamo fare un salto culturale e promuovere il turismo come Europa e intercettare ecomprendere le differenti esigenze dei turisti che provengono da varie parti del mondo". Infine, il ministro del turismo si è soffermato sul problema delle risorse umane: "bisogna migliorare la qualità professionale di chi lavora nel settore".