Il lusso "supera" la crisi e torna a crescere

Il lusso "supera" la crisi e torna a crescere

Rapporto Altagamma sui mercati mondiali realizzato da Bain&Co. Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato mondiale, seguiti dal Giappone e dalla Grande Cina(Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan). In Europa, Italia primo mercato.

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4 maggio 2011

Tornano a crescere i consumi dell'alto di gamma, il cui giro d'affari nel corso del 2010 è cresciuto del 12% rispetto al 2009, raggiungendo i 172 miliardi di euro. Il dato emerge dal 'Monitor Altagamma sui mercati mondiali', realizzato da Bain&Co in collaborazione con Fondazione Altagamma e aggiornato a maggio 2011. Le previsioni per l'anno in corso, riviste in crescita rispetto a ottobre 2010 e considerato il cambio a tasso costante, indicano una crescita del mercato dell'8%, per complessivi 185 miliardi di euro. Gli Stati Uniti si confermano di gran lunga il primo mercato, con 48,1 miliardi di euro, seguiti dal Giappone (18 miliardi) incalzato tuttavia dalla Grande Cina (Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan) che raggiunge quota 17,6. In Europa, l'Italia e' il primo mercato, con 16,6 miliardi di euro, seguita dalla Francia (12,6). Relativamente al sell-out, i mesi febbraio e marzo hanno registrato un aumento in doppia cifra rispetto all'anno precedente, mentre per quanto riguarda il sell-in i punti vendita hanno già piazzato ordini molto consistenti per la Primavera-Inverno 2012, in particolare per accessori, pelletteria, orologi e gioielli. Secondo l'indagine, e' sui nuovi mercati che le imprese di alto di gamma focalizzeranno i loro sforzi nei prossimi 2-3 anni: la crescita in Russia è prevista tra il 5% e il 10% annuo; in Medio Oriente la crescita (stima tra il 10% e il 12%) è guidata dall'apertura di nuovi punti vendita; in Brasile (tra il10% e il 15%) dai forti investimenti dei brand internazionali (anche in vista dei Mondiali di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016). La veloce crescita della ricchezza in Cina e' il propellente sia per le vendite negli store esistenti, sia per l'apertura di nuovi punti vendita. "L'alto di gamma - spiega Claudia D'Arpizio, partner di Bain&Co Italy e autrice dello studio - registra un ritorno
brillante a livello retail, ma il copione è stato riscritto: una clientela più esigente, il ricambio generazionale, nuove regole di fidelizzazione, un'esperienza di acquisto che integra sempre più
offline e online e la continua crescita della Cina e degli altri mercati emergenti stanno trasformando l'industria del lusso". I dati previsionali per il 2011 sono molto positivi anche secondo il 'Consensus Altagamma - maggio 2011', elaborato da Armando Branchini, segretario generale di Fondazione Altagamma, che ha rivisto le stime elaborate a ottobre 2010, con pochi ribassi, alcune conferme
e molte correzioni al rialzo. Per quanto riguarda i settori, sono in netta crescita le previsioni per l'abbigliamento (+10% nell'anno, sul 2010), grazie alle ottime performance di vendita sia della donna che dell'uomo, del cosiddetto "hard luxury", con un + 11,5%, e del comparto pelle e accessori, che rispetto all'8% stimato sei mesi fa, prevede ora un piu' deciso balzo in avanti del 12,5%. Piu' contenuta la crescita prevista per l'art de la table (+ 3,8%), uno dei settori più duramente colpiti dalla crisi, e per il comparto profumi e cosmetica, con una stima del +6,5%. Per quanto riguarda invece i mercati, le previsioni sono complessivamente in crescita, ad eccezione di Giappone e Medio Oriente. Il Giappone, di cui si stima un ribasso del 9% sull'anno, vedeaggiungersi alla cronica stagnazione economica in corso dal 2006, l'ulteriore contrazione dei consumi dovuta al terremoto dell'11 marzo. La diminuzione del turismo giapponese è tra le possibili cause, evidenzia lo studio, anche della revisione al ribasso delle stime sui consumi in Medio Oriente, che pur passando da una previsione dell'11,5% di ottobre 2010 ad una del 7,0%, resta comunque di segno positivo. Per l'Europa previsioni in rialzo, dal 5,5% al 7%, per l'America
Latina dal 10,8% al 12,5%. Conferma la capacita' di ripresa rapida il Nord America, con una nuova stima di crescita nel 2011 del 9,0% (rispetto al 6% di Ottobre 2010). L'Asia resta protagonista trainata dalla Cina e vede lievitare la previsione di crescita da un già ottimo 15,8% ad un 20%. L'aumentato livello della concorrenza è invece tra le principali cause della revisione al ribasso della stima di crescita della marginalità delle imprese: nonostante la crescita complessiva dei consumi, l'Ebitda passa dal 15% al 13%. "Dopo anni difficili, siamo felici di trasmettere buone notizie per l'alto di gamma, persino migliori di quanto avevamo previsto solo pochi mesi fa" sostiene Santo Versace, presidente di Fondazione Altagamma, spiegando che "ancora una volta questo segmento si conferma l'ultimo ad entrare in crisi e il primo ad uscirne. Per quanto riguarda le aziende italiane tengo a sottolineare due aspetti: il primo è che il modello familiare che caratterizza molte nostre imprese ha dimostrato di sapere affrontare con successo le sfide dei
passaggi generazionali e della globalizzazione. Il secondo è la necessità che le nostre imprese si dotino di tutti gli strumenti per mantenere o accrescere le loro quote di mercato". "Questo significa - conclude - rafforzare i propri vantaggi competitivi e si ottiene solo con un'attenzione forteall'innovazione, a cominciare dai modelli di business, passando per la creatività, fino alle strategie di comunicazione, che dovranno tenere conto dei mutamenti nello stile di vita e nei comportamenti di acquisto dei nuovi consumatori".


 


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