Il "Progetto notte" della Confcommercio Roma

Il "Progetto notte" della Confcommercio Roma

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24 maggio 2002

 

Per accendere le notti romane

 

Per suonare senza fare rumore

 

Per difendere il lavoro di chi pensa al domani e per dare un futuro

a chi non ne ha

 

Per una città non più provinciale ma per una vera Capitale

 

 

 

 

 

 

 

 

“Progetto Notte”

dell’Unione di Roma – Confcommercio

Le nostre proposte

 

 

Bar, ristoranti e negozi aperti, mostre, eventi, spettacoli…, così le notti romane torneranno a vivere nella convinzione che i “consumi notturni” sono un mercato da riscoprire e valorizzare che può produrre benessere, lavoro, qualità della vita, crescita culturale ed incidere sui rapporti sociali, sull’ambiente ludico-ricreativo, sulla vivibilità della città.

 

Riaccendere le notti romane significa anche riproporre il Prodotto Roma nelle grandi vetrine del mercato turistico internazionale,  ricco di occasioni in ogni stagione dell’anno.

 

Il Progetto Notte non vuole essere la rivisitazione della  Dolce Vita degli anni ’50-60, come molti pensano, ma un manifesto di intenti e di progetti che risveglino la Capitale, sonnacchiosa ed annoiata per 8 mesi l’anno ed animata, invece, solo durante i mesi estivi.

 

Ed è proprio questo il punto, grazie ad un clima che lo consente, Roma può essere vissuta intensamente dai suoi cittadini e soprattutto dai turisti, per 360 giorni creando, per questo, anche occasioni notturne di svago e di conoscenza della nostra città.

 

Il Progetto Notte ci vede, quindi, a volte  protagonisti, a volte coinvolti indirettamente, ma animati sempre dallo stesso desiderio di rilanciare la vivibilità e l’offerta turistica della Capitale.

 

 

 

- PERCORSI CULTURALI  E  COMMERCIALI -

 

 

 

PUB, DISCOTECHE, RISTORANTI E MUSICA LUNGO LE SPONDE DEL TEVERE

 

 

 

Il Tevere, un’importante risorsa che lega Roma al litorale lidense e rappresenta una ricchezza naturale della Capitale.

La proposta dell’Unione di Roma – Confcommercio, alla luce delle problematiche legate al traffico, alla quiete notturna, alla mobilità,alla riqualificazione ambientale, è di utilizzare le sponde del Tevere dove concentrare attività di intrattenimento come bar, ristoranti, pub, discoteche.

Per questo chiediamo:

  • una corsia privilegiata per le modifiche delle destinazioni delle aree;
  • particolari incentivi per i Pubblici Esercizi ed i locali intenzionati a trasferirsi o per i nuovi insediamenti.

Questo garantirà ai giovani una maggiore facilità di movimento, garanzie di sicurezza durante gli spostamenti notturni, nonché un “isolamento” acustico rispetto alla città.

In quest’ottica stiamo lavorando ad un progetto sulla navigabilità del Tevere per  sostenere un servizio di trasporto dedicato anche alla riscoperta dei paesaggi del “biondo fiume” e promuovere, dal punto di vista turistico, Ostia Antica e la nuova struttura portuale utilizzando, come elemento di unione e di collegamento, il Tevere.

In particolare, partendo dalla banchina posta in prossimità del ponte Marconi a Roma, in uno scenario irreale, a bordo di una imbarcazione con 70 posti, si attraversa la periferia romana alla riscoperta delle tradizioni culturali della città. Il tour prevede durante il tratto di avvicinamento ad Ostia una degustazione di vini tipici della zona ed aperitivi, la cena in ristoranti tipici, la visita agli scavi di Ostia Antica e la partecipazione, ove in calendario, a manifestazioni teatrali od eventi culturali della zona lidense. Al termine della visita agli scavi si prosegue per il nuovo porto di Ostia, situato lungo il litorale romano sul mar Tirreno.

L’Unione di Roma –Confcommercio, in collaborazione con l’Ascom di Ostia, vuole proporre, all’interno degli scavi e più specificatamente nell’Anfiteatro, manifestazioni culturali tali da contribuire alla valorizzazione delle risorse del litorale, determinando lo sviluppo economico in un ambito del territorio che possiede grandi valenze turistiche, già ben definite, ma con ancora enormi potenzialità da esprimere.

Il progetto vuole sostenere valori importanti da mettere in campo per ristabilire rapporti e forme di collaborazione  tra Roma ed altre città europee e mondiali, per allargare i confini di una Capitale turistica che ha ancora molto da “raccontare”.

 

 

Il Salotto in Piazza e le Piazze Salotto

 

Le piazze di Roma, con le loro architetture d’epoca (si pensi ad esempio al Quartiere Coppedé o alle piccole aree del Ghetto) e la vivacità delle loro atmosfere costituiscono punti d’incontro naturali dove romani e turisti amano intrattenersi in qualsiasi stagione dell’anno.

E allora perché non trasformarle in Salotti in Piazza dove la pedonalizzazione dell’area consentirebbe di facilitare l’aggregazione e la creazione di piccoli boudoir per incontrarsi, leggere e  dialogare. Le piazze diventerebbero, così, il  palcoscenico per eventi legati alla lettura, all’arte, alla presentazione di vini, alla moda.

 

 
 
Il Centro Storico, grande Centro Commerciale

 

 

Roma,  Firenze e Milano, Capitali dello shopping, della moda e del buon gusto sono le protagoniste di un progetto volto a trasformare il Centro Storico in un grande Spazio Distributivo dove i singoli punti vendita costituiscono parte integrante di una politica commerciale omogenea.

 

I piccoli negozi, le botteghe tradizionali, i laboratori artigianali potrebbero divenire così elementi di una strategia volta alla loro valorizzazione, attraverso l’organizzazione razionale del territorio e l’offerta di un cocktail merceologico altamente qualificato.

 

La rete distributiva si trasforma così in un forte centro di attrazione che sfrutta sinergie attraverso:

 

  • l’omogeneità degli orari;
  • la realizzazione di un piano per l’arredo urbano organico che sfrutti le aree più suggestive del Centro Storico, creando luoghi d’incontro naturali;
  • la definizione di un target di riferimento che crei un mix merceologico di offerta commerciale completo e coerente con le esigenze del mercato di riferimento;
  • la creazione di eventi che coinvolgano l’intera comunità commerciale;
  • la costituzione di un’area gioco per i più piccoli, su strada o all’interno di uno spazio coperto e l’apertura di Asili Nido e Scuole materne che seguano gli orari delle attività commerciali, per agevolare commesse e lavoratori;
  • la definizione e l’impegno per l’attuazione di campagne promozionali comuni, a tema o stagionali;
  • una politica dei saldi che contempli regole certe ed un codice deontologico comune;
  • l’esecuzione di vetrine, lay-out e display che seguano uno stesso filo conduttore d’immagine;
  • la promozione di eventi e soggiorni, anche attraverso convenzioni con le maggiori compagnie di bandiera, legati sia alla presentazione delle Nuove Collezioni Moda che all’inaugurazione di manifestazioni artistico-culturali, nella convinzione che il Commercio è Cultura.

 

 

Il Centro Storico, quindi, come un grande Centro Commerciale su strada che vive in sintonia con la città per la sua vivibilità e per la promozione del “buy in Rome”.

Analogo discorso può essere fatto per le Vie ad alta densità commerciale, che a Roma costituiscono Centri naturali di attrazione, che dovranno essere considerati, in futuro, come Grandi Spazi Commerciali Organizzati su strada.

 

 

 

 

 

Mercatini delle Pulci… a lume di candela

 

La “moda” del mercati ha superato velocemente la barriera delle Alpi. Il consumatore infatti è sempre più attratto e divertito dai mercatini che periodicamente vengono organizzati in aree definite della città e della sua provincia.

Piccoli mercati, secondo il modello inglese o francese, potrebbero rappresentare un momento di aggregazione in cui, nel pieno rispetto delle regole, operatori ed artigiani  espongono, vendono  ed incontrano la clientela durante le ore serali, garantendo eterogeneità merceologica per evitare che si trasformino in spazi monotematici e vengano fagocitati da un solo settore merceologico. 

 

 

 

- EVENTI - 

 

 

 

Suoni e Luci ai Fori

 

I Fori sono il luogo ideale per riproporre lo spettacolo Suoni e luci ormai scomparso da anni. Romani e turisti avrebbero così  l’illusione di rivivere per una sera lo splendore ed i fasti dell’Antica Roma.

I Fori non usiamoli solo per le domeniche ecologiche, ma per un vero e grande palcoscenico teso a valorizzare un’area archeologica così unica dando una concreta alternativa all’utilizzo del Colosseo, che al contrario deve essere limitato a momenti di particolare rilievo.

 
 

 

Dopo l’Estate ……

 

Sembra quasi illogico parlare di questo evento in prossimità della stagione estiva. Ma proprio poiché stiamo ragionando sui dodici mesi dell’anno ed in considerazione del fatto che si tratta delle notti più magiche, vorremmo rilanciare il Natale.

A Roma non si vive più il clima natalizio, si pensi, ad esempio,  a New York o a Londra; ed allora perché non restituire anche al nostro Natale la sua vivacità, il piacere per le famiglie di vivere l’atmosfera dell’Avvento in strada, con momenti musicali, vetrine addobbate e luminarie a tema, con un solo filo conduttore che dia il senso di un percorso unico e spirituale nella città.

 

 

 

 

Il Carnevale Romano

 

Più antico di quello di Venezia, è in cantiere la riedizione a Roma dei festeggiamenti del Carnevale interrotti alla fine dell’800. Il Carnevale avrà inizio il “Giovedì Grasso” con la sfilata dei carri allegorici a tema, realizzati dalle Associazioni di Categoria dei commercianti, una gara tra arti, professioni ed attività commerciali.

Durante l’intero periodo le piazze e le strade verranno addobbate secondo la tradizione e le vetrine dei negozi saranno dedicate al Carnevale con precisi richiami all’attività.

La domenica di Carnevale, al Circo Massimo, ritornerà la “ Corsa dei Berberi”, come da antica usanza, mentre il “Martedì Grasso” si darà l’addio ai festeggiamenti con la luminaria dei “moccoletti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Cene a Palazzo

 

Sempre nel periodo del Carnevale, si potrà rivivere la Roma di un tempo attraverso i Palazzi Aristocratici aperti al pubblico, ricreando convivi serali a base di antiche ricette delle più nobili famiglie romane.

Momenti indimenticabili trascorsi in un’ambientazione fiabesca, dove i segreti culinari vengono svelati ai palati più esigenti dai migliori maestri della ristorazione.

 

 

 

 

- TEATRI e MOSTRE -

 

 

 
Una grande struttura per un Teatro “grande

 

 

Roma comunque manca di una grande struttura teatrale; basti pensare allo spettacolo “Notre Dame de Paris” che è stato sacrificato all’interno di un “tendone”, che seppur bello  e tecnologicamente all’avanguardia, non rispetta la grandezza della città ne’ l’importanza delle rappresentazioni.

Vogliamo tante “Notre Dame de Paris” e vogliamo degnamente ospitarle.

 

 

 

 

 

Mostra permanente delle risorse della provincia e della regione

 

Occorre realizzare un’esposizione permanente in un luogo adatto dove sia possibile raccogliere tutte le informazioni relative alle risorse storiche, artistiche, naturali, culturali, enogastronomiche, della provincia di Roma e della Regione. Si permetterebbe  così a romani e turisti di conoscere, in tempo reale,  itinerari e luoghi del nostro territorio e di ripercorrere le nostre tradizioni.

 

 

 

 

 
 
 

 

 

 

 

 

 

 
 
- CONCLUSIONI -

 

 

 

In conclusione ogni discorso su “Roma di notte” non può prescindere da considerazioni in tema di orari e mobilità.

I grandi eventi della città coinvolgono romani e turisti in un vortice di trasferimenti che vanno ad incidere in maniera determinante sulla vita notturna della Capitale.

Far vivere Roma di notte significa facilitare l’accesso alle zone “vive”, creare parcheggi, predisporre servizi di pulizia appropriati, illuminare le vie con le luci dei negozi aperti sino a tardi, prolungare i servizi pubblici come ad esempio la metropolitana di Ostia, che attualmente chiude alle 24,00.

Non ha senso, ad esempio,  chiudere i varchi elettronici per evitare che il Centro Storico venga invaso dalle autovetture, sarebbe sufficiente predisporre parcheggi, durante le ore serali e notturne, ed  un servizio di navette per garantire i collegamenti interni all’area del Centro Storico.

Il trasporto privato si elimina solo quando c’è una vera alternativa nel mezzo pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Progetto Notte”

dell’Unione di Roma – Confcommercio

I motivi delle nostre proposte

 

 

 

Come Organizzazione maggiormente rappresentativa del Terziario di mercato che, notoriamente, costituisce il 70% dell’economia della Capitale, desideriamo aprire un confronto con le Istituzioni sulla Città in termini di vivibilità, fruizione del patrimonio artistico-culturale, uso del Centro Storico e funzione delle periferie.

 

 

Vogliamo farlo affrontando le singole tematiche con una strategia unitaria rivolta all’obiettivo comune della valorizzazione del territorio e della sua vocazione turistica, un patrimonio che presenta enormi potenzialità.

 

 

Roma colpisce in particolare perché, pur nella sua storica maestosità, presenta, a volte, un carattere provinciale.

 

 

Se solo pensiamo all’ARTE, Roma dispone di un patrimonio che la rende superiore a qualsiasi altra città del mondo eppure, quanto a presenze turistiche, le statistiche non rendono giustizia a questo suo immenso potenziale. Crediamo che la media dei soggiorni turistici di appena 2,5 giorni sia troppo bassa per la “città eterna” e che ci sia ancora molta strada da percorrere per poter competere con le maggiori capitali europee.

 

 

 

In altri contesti, infatti, risorse decisamente inferiori sono state sfruttate con successo; pensiamo ad alcuni paesi del Mediterraneo, primi tra tutti la Spagna e la Grecia, che hanno impostato l’intera economia nazionale sullo sfruttamento delle risorse di attrazione turistica.

 

 

Come Organizzazione imprenditoriale vogliamo che Roma sia sempre più vivibile per i cittadini e per i suoi visitatori e che l’INDUSTRIA TURISMO conquisti il ruolo di traino dell’economia romana. Vogliamo attivare una concertazione tra tutte le componenti cittadine, pubbliche e private, per realizzare un’azione globale mirata all’offerta del “Prodotto Roma”.

 

E’ indispensabile avviare una serie di iniziative che vanno sostenute ed integrate in un più ampio contesto di promozione turistica legata all’offerta museale, ai trasporti pubblici, all’efficienza dei servizi, a convenzioni con vettori aerei e ferroviari.

 

 

Nell’ultimo rapporto, presentato da Italia Oggi su  “ La Qualità della vita in Italia” la Capitale, nella classifica finale che prende in considerazione diversi indicatori quali, ad esempio, il livello dei servizi, il fattore ambiente o il tempo libero, è stata collocata solamente al 43° posto.

 

 

Se è vero che sono stati compiuti sforzi notevoli per recuperare lo svantaggio rispetto a città minori della penisola - nel 2000 infatti Roma aveva ottenuto solo il 50° posto – occorre ancora molto impegno per attestarsi su livelli  dignitosi. E’ di questi giorni la notizia di risultati positivi della politica dell’Amministrazione volta a rilanciare Roma sul mercato internazionale. Secondo quanto dichiarato dal Vice Sindaco Enrico Gasbarra  all’inaugurazione del Salone di Parigi, grazie ad una decisa strategia di marketing turistico, vi è stato un incremento del 16,33% delle presenze turistiche di cittadini di nazionalità francese.    

 

 

Roma è diventata e sta per diventare protagonista di importanti iniziative che incideranno in maniera radicale sul volto della città; l’Auditorium ne è un esempio, una città della musica che va ad “animare” il quartiere, rivoluzionandolo in ogni suo aspetto. Per ogni evento è previsto un pubblico di oltre 8.000 persone che richiederanno alla zona diversi servizi tra cui quelli legati alla viabilità ed ai trasporti e, per quanto riguarda i settori da noi rappresentati, alla ristorazione ed all’offerta della rete distributiva in genere.

 

 

E’ necessario però che gli eventi vengano affiancati da strategie che mettano in moto l’intero “SISTEMA CITTA’” e che potenzino l’offerta del Terziario di Mercato ed, in particolare, di quei comparti espressione di vitalità e vetrina illustre della Capitale, come i Pubblici Esercizi, che rivestono la funzione di “animatori” della città.  

 

 

Ci presentiamo ad un confronto internazionale con provvedimenti che sono assolutamente incoerenti rispetto alla politica di rilancio turistico avviata dall’attuale Amministrazione. E non è solo attraverso lo shopping domenicale che si rende Roma più attraente sia agli occhi dei cittadini che nei confronti dei turisti.

 

 

È assurdo un provvedimento come quello assunto dal I Municipio che, nonostante l’approssimarsi della stagione estiva, ponga dei limiti al prolungamento degli orari di apertura di bar, ristoranti, pizzeria, wine bar operanti nel Centro Storico, ovvero in quei luoghi che costituiscono la maggiore attrazione per romani e turisti.

 

 

Occorre, a questo punto, una seria riflessione sulla natura del nostro Centro Storico. Per quanto ci riguarda siamo convinti che il cuore di Roma non debba essere considerato un quartiere come gli altri; il Centro Storico della Capitale appartiene, per storia, per  tradizione, per il patrimonio artistico e culturale, a tutti, ai residenti,  ai romani ed al mondo intero.

 

 

Ed è da questa certezza che deve muoversi ogni intervento ed ogni azione che vada a migliorare lo standard qualitativo della vita nel Centro di Roma, fermo restando che intendiamo sollecitare una migliore vivibilità senza calpestare le regole del vivere civile. L’abuso va punito, comunque e sempre!

 

 

Se nel Centro Storico dunque tutti i settori  del Commercio hanno un ruolo di forte attrazione, ciò è ancor più vero per il comparto dei Pubblici Esercizi e per le attività ludico ricreative.

 

 

Con restrizioni di tale entità si rischia di compromettere un settore in cui si contano, solo nel I Municipio, oltre 2000 unità, secondo i dati forniti dallo stesso Comune di Roma, mentre nelle diverse zone del Settore 10 vi sono più di 2.600 fra bar, ristoranti, pizzerie, tavole calde, ecc. che rappresentano rispettivamente il 20% ed il 27% del totale dei Pubblici Esercizi della Capitale.

 

 

La quota di Pubblici Esercizi localizzati nelle aree centrali risulta ancora più elevata rispetto alla corrispondente percentuale relativa agli esercizi commerciali. E’ da dire che anche se il Centro e le porzioni di territorio che gravitano intorno alla città storica continuano a svolgere una funzione da “calamita”, il reticolo di Pubblici Esercizi tende a radicarsi nell’intero territorio metropolitano.

 

 

Gli altri Municipi vedono una presenza di Pubblici Esercizi che oscilla dal 6,1% del Municipio Roma II al valore più basso pari al 2,6% del Municipio Roma III, che comunque registra una elevata presenza di Circoli Culturali.

 

 

In conclusione, se è vero che nel Centro Storico vi è la maggiore offerta di intrattenimento, com’è nell’ordine naturale della sua vocazione, è anche vero che la natura stessa della Capitale è quella di essere composta da tanti “centri”, ognuno dei quali ha una sua identità e tradizioni ben definite.

 

 

Per questi motivi gli imprenditori romani attendono, ora, un segnale di svolta da parte delle istituzioni  per accelerare ed agevolare il processo di modernizzazione della rete distributiva e l’avvio di un progetto che possa coordinare e sostenere gli sforzi di chi quotidianamente “scommette“ su Roma, investendo risorse e capitali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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